Dopo 15 anni Lorenzo Parigi lascia il testimone all’imprenditrice montevarchina. Il dialogo con i comuni tra le priorità del mandato: “Il turismo è la nostra speranza per il futuro, ma il Valdarno deve trovare un’identità territoriale che vada oltre i confini amministrativi”
“Il Valdarno ha bisogno di ritrovare un’identità territoriale che vada oltre i confini amministrativi se vuole ritagliarsi un posto d’onore tra le destinazioni turistiche toscane. E lo sviluppo del turismo è l’unica strada per salvare tanti centri minori dal rischio abbandono, oltre alle imprese e all’occupazione”. Parla di Valdarno unito, Federica Vannelli, appena eletta a capo della delegazione Confcommercio di Montevarchi.
Una delegazione che raggruppa circa 2mila imprese, di cui mille nel commercio, circa 700 nei servizi e 280 nel turismo, situate nei comuni di Bucine, Pergine, Terranuova, Laterina, Loro e, naturalmente, Montevarchi, che da solo ne esprime il 43%.
Federica Vanenlli, montevarchina, 43 anni, un passato da docente negli istituti professionali per il turismo, dal 2008 è contitolare del negozio di ottica Vannelli insieme al padre Mauro e alla sorella Alessandra. “Figlia d’arte” anche nell’impegno sindacale a sostegno del terziario (Mauro Vannelli è presidente provinciale di Federottica Confcommercio), Federica ricopre attualmente anche l’incarico di presidente del Centro Commerciale Naturale di Montevarchi. Come presidente della Confcommercio riceve il testimone da Lorenzo Parigi, per 15 anni alla guida dei commercianti della delegazione.
Nel suo mandato, di durata quadriennale, la Vannelli sarà affiancata dal vicepresidente Marco Cristofani, 56 anni, titolare di alcuni negozi di calzature fra Montevarchi e San Giovanni, dalla responsabile di delegazione Roberta Soldani e dai consiglieri Rita Badii, Cristina Dogana, Mirko Ciullini, Leonardo Franci, Pina Macconi, Remo Mini, Pierluigi Moretti, Milena Picchioni e Maria Rotesi. Con loro siederà anche il past president Lorenzo Parigi
Sul ruolo del Valdarno la neo-presidente ribadisce: “Oggi è in una fase di trasformazione: prima a livello economico e commerciale era un’area di gravitazione per Arezzo e Firenze, adesso è lasciata più a se stessa e ha bisogno di nuovi sbocchi. Per questo daremo il nostro contributo di idee e proposte. Il 2015 a Montevarchi si è chiuso abbastanza bene per il terziario, l’emorragia di cessazioni del passato sembra essersi fermata e in ogni caso il turn over di imprese ha aiutato a contenere le perdite, ma non è così nei borghi più piccoli della vallata: a Loro, per esempio, hanno abbassato la saracinesca dieci attività e solo cinque sono state rimpiazzate. Di questo passo, il rischio del paese-fantasma è dietro l’angolo”.
Da qui, la richiesta alle istituzioni: “Le Amministrazioni comunali devono impegnarsi a sostenere e salvare le piccole imprese, che rappresentano un patrimonio sociale oltre che economico. Anche se la politica nazionale va in altre direzioni, ci sono provvedimenti che possono essere presi su scala locale, a partire dal contenimento della tassazione comunale o da politiche urbanistiche più efficaci”. Il dialogo con le amministrazioni sarà quindi tra le priorità del mandato.
“A Montevarchi c’è poi la partita delle elezioni amministrative, che seguiremo con grande attenzione parlando con tutti i candidati che si presenteranno. È il centro più popoloso del Valdarno aretino, il primo ad avere visto l’arrivo della grande distribuzione organizzata. L’impatto è stato durissimo per la rete distributiva tradizionale, ma oggi, dopo vent’anni, le ferite si sono rimarginate e abbiamo perfino trovato forme di collaborazione con la GdO. Il problema vero che continua a tormentare Montevarchi, è la logistica infrastrutturale che ne è seguita, portata avanti dalle varie amministrazioni che si sono succedute. La viabilità penalizza fortemente l’accesso al centro storico e si continuano a sbandierare soluzioni che non arrivano mai. Anche su questo abbiamo intenzione di lavorare, rinvigorendo la nostra azione sindacale e trovando una partecipazione più attiva da parte degli associati”, conclude la neopresidente della delegazione di Confcommercio.