La donna aveva fatto shopping in un negozio di abbigliamento in Botriolo: la commerciante si è accorta della truffa solo al momento di depositare l’assegno, in realtà rubato. I carabinieri hanno rintracciato la malvivente, che aveva in casa tutti i capi ancora con il cartellino
Aveva acquistato capi di abbigliamento da donna e da bambino, in un negozio di Botriolo nel comune di Castelfranco Piandiscò, per un importo complessivo di ben 1.200 euro: e al momento di pagare aveva staccato un assegno, saldando così il corrispettivo alla commerciante che lo aveva ritirato in buona fede. Ma si trattava di un assegno rubato.
La negoziante si è accorta della truffa non appena si è recata in banca: lì ha scoperto infatti che l'assegno era stato rubato qualche mese prima al legittimo proprietario, il quale aveva sporto ai Carabinieri regolare denuncia. A quel punto si è presentata presso la Stazione dei Carabinieri di San Giovanni, per raccontare l’accaduto ai Carabinieri i quali, con l’aiuto dei colleghi del Nucleo Operativo, si sono immediatamente attivati.
I militari hanno chiesto e ottenuto un decreto di perquisizione domiciliare, si sono presentati presso l’abitazione della truffatrice e sono riusciti a recuperare la refurtiva indentificando la donna, disoccupata, di origine polacca, con diversi precedenti penali alle spalle, già conosciuta ai Carabinieri.
In casa, in vari armadi, c'erano tutti i capi d’abbigliamento, con ancora attaccate le etichette con il logo del negozio ed i relativi prezzi. La donna è stata deferita alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Arezzo per truffa; i carabinieri hanno sequestrato inoltre una costosa bici da 1.600 euro, sulla quale saranno svolti ulteriori accertamenti, per verificare l’eventuale provenienza illecita e se connessa all’utilizzo di altri assegni rubati.