Cgil Cisl e Uil denunciano tagli per oltre 41 milioni di euro dal Decreto Enti Locali. “In Toscana tutte le province sono così a rischio”. Oggi la mobilitazione parte da Firenze, venerdì 22 assemblee di tutti i lavoratori delle province toscane
Riguarda in primo luogo la Città metropolitana di Firenze, il rischio dissesto di cui parlano in questi giorni i sindacati di Cgil Cisl e Uil, per via di ulteriori tagli del Governo: ma in realtà riguarda anche le altre province toscane, soppresse ma al momento ancora in piedi, anche se per metà, svuotate di gran parte delle funzioni e con il ricollocamento dei dipendenti in corso, come in provincia di Arezzo.
Una situazione in cui si innesta il Decreto Enti Locali del Governo che, denunciano i sindacati, "assesta un nuovo durissimo colpo alle Province. In Toscana, dove la situazione fino ad ora registrava una situazione critica ma più sotto controllo, il Decreto Enti Locali provocherà un aumento dei tagli (in forma di prelievo forzoso) di oltre 41 milioni. Se tale Decreto non verrà modificato in sede di conversione, tutte le Province toscane andranno in dissesto, con conseguenze molto negative per i lavoratori e i servizi ai cittadini.
Oggi i lavoratori della Città Metropolitana di Firenze, con Cgil-Cisl-Uil di categoria, saranno in assemblea: al voto andrà la proposta di occupare la sala del Consiglio metropolitano. Venerdì 22 luglio, giornata nazionale di mobilitazione unitaria, ci saranno assemblee dei lavoratori in tutte le altre sedi delle Province della Toscana. Alle assemblee sono stati invitati parlamentari dei territori, consiglieri regionali e sindaci. A loro sarà chiesto di impegnarsi affinché in sede di conversione del Decreto vengano ridotti drasticamente i prelievi forzosi sul comparto delle Province e Città Metropolitane; vengano tolte le sanzioni previste per lo sforamento del patto di stabilità 2015, comprese quelle che causano la drastica diminuzione del salario accessorio; vengano previste norme adeguate per poter rinnovare i contratti a tempo determinato.