Visita insieme ai cittadini allo stabilimento della ex fornace di Troghi, per il sindaco Daniele Lorenzini: sono conclusi i lavori di bonifica dall’amianto. Intervento a totale carico della proprietà, seguito dall’ingegner Degl’Innocenti. Circa 15mila metri quadrati di eternit avviati a smaltimento
Non c'è più amianto, nel cielo sopra Troghi. Dopo decenni, la copertura della ex fornace Montecchi è stata smontata, bonificando così l'intero stabilimento da circa 15mila metri quadrati di eternit. Cancellato il rischio per la salute pubblica, è un piccolo giorno di festa per la frazione di Rignano.
Tanto che il sindaco, Daniele Lorenzini, ha voluto compiere un sopralluogo insieme ai cittadini. "Siamo arrivati dopo anni alla conclusione positiva di un percorso che, vi assicuro, non è stato affatto facile. Abbiamo lavorato a lungo, con la proprietà, affinché si arrivasse a questo punto. E alla fine la volontà di arrivare ad una soluzione ha prevalso: lo dimostra il fatto che l'amianto è stato rimosso, è impacchettato e pronto per essere smaltito".
La disponibilità della proprietà ad occuparsi della bonifica non era scontata, almeno all'inizio. C'era il rischio che dovesse occuparsene il comune, dopo l'ordinanza, per poi intraprendere percorsi difficili per riavere le somme spese. E invece, alla fine, è stata proprio la società proprietaria dell'immobile a farsi carico di tutto: circa 100mila euro la spesa per la completa rimozione in sicurezza dell'eternit.
"Sono stati rimossi circa 15mila metri quadri di copertura in amianto – ha spiegato l'ingegner Rossano Degl'Innnocenti, che ha coordinato l'intervento – c'è voluta qualche settimana in più del previsto, per colpa delle piogge estive, ma comunque i lavori, iniziati a giugno, sono terminati senza problemi. Il materiale è stato imballato, una metà è già partito alla volta della Germania, dove sarà smaltito; l'altra metà partirà a giorni".
Ora resta solo da portare a termine l'indagine su altri possibili inquinanti, anche se le lavorazioni che si effettuavano all'interno della ex fornace di Troghi non prevedevano l'utilizzo di sostanze chimiche particolari, quindi è probabile che non ci saranno contaminazioni né sul terreno né nelle falde acquifere. E poi?
"Ovviamente adesso la palla è nelle mani della proprietà. Come amministrazione comunale, però – conclude il primo cittadino – noi ci aspettiamo un progetto di recupero e riqualificazione importante. Siamo pronti a dialogare e collaborare con la società, che sul fronte della bonifica si è dimostrata disponibile".