21, Dicembre, 2024

Evasione fiscale: la guardia di finanza sequestra beni per 2 milioni di euro. Denunciate due persone

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Nel mirino delle fiamme della compagnai di San Giovanni una società operante nel settore del trasporto in tutta Europa

La guardia di finanza della compagnia di San Giovanni Valdarno, su disposizione del Gip del Tribunale di Arezzo, ha effettuato il sequestro preventivo di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un valore di oltre 2.100.000 euro nei confronti di una società di diritto estero operante nel settore dei trasporti in paesi europei, ricondotta sotto la tassazione del fisco italiano. Denunciate dcue persone.

I provvedimenti sono scattati in seguito ad un' attività di prevenzione degli illeciti nel sistema finanziario condotta sul conto della società di diritto bulgaro, facente parte di un importante gruppo d’imprese coordinate da una holding con sede dichiarata in Sofia (Bulgaria), ma che, dalle indagini svolte dalle fiamme gialle, aveva il centro direzionale nel Valdarno. La ricostruzione documentale, con l’ausilio delle indagini bancarie ed il raccordo investigativo con gli Organi collaterali esteri, ha permesso di classificare la società bulgara come “esterovestita”, ovvero una realtà solo formalmente ubicata all’estero, spesso per motivi di risparmio fiscale, risultata priva di organizzazione per lo svolgimento dell’attività commerciale dichiarata e di autonomia gestionale. I due principali indagati, di nazionalità italiana, individuati quali amministratori di fatto della società estera, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per reati fiscali. 

"Le attività ispettive hanno portato a ricondurre a tassazione in Italia redditi per oltre 22,6 milioni di euro, con un’evasione dell’I.V.A. per 4 milioni di euro ed I.R.A.P. per circa 300.000 euro. L’operazione rientra tra quelle condotte dalla Guardia di Finanza a contrasto dell’evasione fiscale, anche con proiezioni internazionali, perpetrata nelle forme più insidiose per l’Erario e distorsive per il mercato, poiché realizza una concorrenza sleale, a tutto danno dei contribuenti onesti. Proprio in questo periodo assume particolare rilievo il ripristino della legalità, poiché rappresenta il necessario presupposto per la ripresa dell’economia, a seguito della crisi economica perdurante e delle distorsioni generate dalla pandemia in atto".

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