25, Novembre, 2024

Erba alta e allagamenti, Grasso punta il dito contro l’amministrazione: “Cantiere comunale ridotto all’osso”

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Il consigliere di opposizione accusa la giunta: “La macchina organizzativa del comune è allo sfascio più completo. Non si può far fronte alle emergenze senza una adeguata squadra di manutenzione”

Dall'erba alta in alcune zone della città, fino agli allagamenti che si sono verificati con le piogge intense degli ultimi giorni. Episodi che finiscono al centro della critica del consigliere di opposizione Francesco Maria Grasso nei confronti dell'amministrazione comunale di Montevarchi e del sindaco, Silvia Chiassai Martini. 

"La macchina organizzativa del comune è allo sfascio più completo. Un comune come Montevarchi non può andare avanti senza cantiere comunale e senza la squadra di manutenzione dei suoi operai in un numero congruo per le esigenze della nostra città. Dopo 4 anni di politiche miopi della sindaca, che assume impiegati, dirigenti e non destina risorse alla macchina comunale, abbiamo il risultato di un 'fuggi fuggi' di personale che è stato un esempio per tutto il Valdarno, e la distruzione di settori strategici del comune. Uno di questi è il cantiere e la squadra di manutenzione comunale, indispensabile ufficio durante gli allagamenti e per il decoro cittadino", accusa Grasso. 

"Per la prima volta a mia memoria – continua il consigliere – abbiamo una situazione indecorosa del verde che in tutti i quartieri è oltre il metro di altezza. Eppure abbiamo un contratto di appalto ancora lungo con una ottima cooperativa del settore che svolge, tra l'altro, anche attività di inserimento sociale di casi disagiati relativi ai nostri giovani. Ma perchè la sindaca non la fa lavorare neanche per la festa?". 

"Altro esempio in questi ultimi dieci giorni sono stati gli allagamenti continui per solo mezz'ora di pioggia. Lunedì durante la festa del perdono con un temporale sono andati in til tutti i sottopassi, la via Roma e altre zone della città. Ho potuto appurare i motivi di tutti questi danni: le caditoie ed i tombini delle strade erano piene di sudicio, di foglie e di sporco e non ricevevano l'acqua piovana. Come mai è successo che i tombini erano sporchi e pieni? Perché Chiassai non esercita il suo primo obbligo di manutenzione ordinaria in quanto non controlla il territorio, non coordina la macchina comunale ed ha distrutto l'ufficio tecnico e il cantiere comunale, composto da operai che ci invidiavano da tutto il Valdarno".

"È indispensabile – conclude Francesco Maria Grasso – trovare una nuova ubicazione del cantiere, nuovi locali, assumere almeno 4 operai e ripristinare la squadra di manutenzione a gestione diretta del comune, per ridare credibilità all'ufficio tecnico". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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