08, Luglio, 2024

Emozioni e gioie nel nuovo libro di Enrico Peroni, il viaggio introspettivo di “Non escludo il mio ritorno”

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Una storia definita come un percorso che tocca le corde più profonde: è quella del libro di Enrico Peroni, ambientato nel castello di Sammezzano, secondo romanzo dello scrittore di Donnini, che racconta il fascino delle emozioni

Il ritratto letterario di Enrico Peroni è strettamente legato all'emotività e alla scrittura come metodo di guarigione: un percorso che in pochi anni ha portato lo scrittore di Donnini, frazione di Reggello, a confrontarsi ed offrire ai suoi lettori due romanzi intensi e particolarissimi. Il suo ultimo lavoro è "Non escludo il mio ritorno (come una favola)", ambientato nel castello di Sammezzano. Peroni riporta la forza della semplicità e l'istintualità della sua scrittura, molto simile ad un parlato, proprio come aveva fatto nel suo romanzo d'esordio e scegliendo, anche in questo caso, di devolvere una parte dell'incasso alla fondazione Tommasino Bacciotti.

"Il mio secondo libro è una sorta di continuo del primo – dice Peroni – il protagonista è lo stesso, ci sono alcuni richiami e contesti che il lettore può ricollegare a 'Nel cuore mio c'è un cinema' ma è molto diverso. Gli editori lo hanno definito come un romanzo onirico, io lo vedo come un percorso speciale che fa il protagonista dentro il castello di Sammezzano, tra metafore, mostri interiori, frasi particolari e un ambiente fiabesco, difatti, non a caso, il sottotitolo è 'come una favola'."

 

 

"In realtà avevo già abbozzato questa storia prima del mio romanzo d'esordio – rivela Peroni – dopo gli apprezzamenti e la fiducia ricevuti dopo il mio primo libro ho deciso di continuarlo e vedere cosa ne sarebbe venuto fuori. Il risultato mi ha riempito di gioia ed è il frutto della mia esigenza di buttare giù ciò che sento. La scrittura per me è un'esperienza terapeutica, fondamentale per il mio percorso di vita e per alcuni periodi che ho trascorso."

"Quando scrivo non ho pretese se non quella di stare bene con me stesso – prosegue Peroni – ciò che conta è concretizzare questa mia passione per la scrittura, che posseggo fin da piccolo, e trasmettere le mie emozioni in uno stile che si avvicina molto al parlato e che familiari, amici e sconosciuti hanno molto apprezzato."

"Termino ringraziando chiunque mi abbia sostenuto e apprezzato i miei romanzi – conclude Peroni – riportando una recensione di mio fratello sul nuovo libro che ritengo molto bella e attinente: 'un viaggio dipinto dal maestro dei surrealisti, un percorso daliniano dove un Virgilio sotto sembianze mitologiche guida un Dante-Freud alla ricerca del suo Ubi Consistam. Un percorso che tocca corde profonde, crea suspance, un affresco che colora tutte le pareti bianche della nostra vita, che pone tessere colorate sul mosaico delle grigie esistenze. Un cammino introspettivo che vale più di mille sedute psicoterapeutiche. La scrittura è guarigione. La scrittura libera e riempie. La scrittura ti prende per i capelli e ti estrae dalle paludi delle angosce quotidiane. E se alla fine non tutto trova una risposta… tu non fare troppe domande e vivrai leggero e spensierato."

 

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