Al Brilli Peri arrivano i fiorentini per una sfida che il pronostico dà come facile. Guai a fidarsi, ora l’Aquila deve dimostrarsi più affamata che mai per chiudere al più presto il campionato
Sei punti di vantaggio, sei giornate al termine. L’Aquila Montevarchi ha un solo modo per perdere questo campionato: pensare di averlo già vinto. La fame non può passare nemmeno dopo 17 risultati utili consecutivi e per questo i rossoblù dovranno vincere ancora, come in 11 delle ultime 13 partite, per mantenere intatto il vantaggio o magari aumentarlo. Lasciare insomma che sia il Grassina, eventualmente, a mollare. Domenica al Brilli Peri arriva l’Antella 99. Fischio d’inizio alle 15.
Meglio non pensare ai 22 punti di differenza in classifica: la gara di andata finì 0-0 in quella che fu la prima vera partita preparata da Atos Rigucci, arrivato sulla panchina rossoblù 10 giorni prima con troppo poco anticipo per ritenersi responsabile del deludente 0-0 contro il Marciano che segnò il suo debutto (al termine della gara per la verità se ne assunse piena responsabilità raggiungendo per un colloquio i tifosi della Curva Sud), ma che ebbe tempo un’intera settimana di allenamenti prima della sfida contro i fiorentini.
L’Aquila era ancora quella “vecchia”, di lì a breve sarebbero arrivati Vangi, Ferri e Stefanelli a cambiare tutto. Di buono c’è che Rigucci ha già visto all’opera i prossimi avversari e sa cosa aspettarsi. Non vanno però sottovalutate le motivazioni dei fiorentini che ancora non sono al riparo dal rischio playout e che la propria salvezza la stanno costruendo a forza di pareggi: otto nelle ultime dieci. A loro un punto basta e avanza, per il Montevarchi sarebbe un pessimo risultato.
Rossoblù al completo, costretti solo a tener conto della situazioni diffidati: lo sono il portiere Bobini, Corsi, Daveri e Stefanelli. Dovranno esser bravi a gestirsi. Pronto a tornare in campo invece Giuseppe Sguera: difficilmente lo farà dal primo minuto ma un suo ingresso a gara iniziata è del tutto plausibile.