19, Novembre, 2024

Ecco il decreto sblocca Italia: via alla semplificazione per le terre da scavo. Sel: “Preoccupazione”

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Dopo giorni di attesa, pubblicato il Decreto Sblocca Italia. Non c’è la moratoria, ma il via alla semplificazione per le terre e rocce da scavo che avrà effetti sui lavori della Tav e sul conferimento a Cavriglia. Sel: “Condividiamo preoccupazioni”.

Niente moratoria, ma via alla semplificazione della normativa per le terre e rocce da scavo. Questo in sintesi quanto deciso dal Governo con il decreto Sblocca Italia. Dopo giorni di attesta, il testo ufficiale è stato pubblicato in Gazzetta. E Cavriglia attende ancora di sapere se dovrà accogliere o meno le terre della Tav.
 
E, come anticipato da Valdarnopost, viene evitata la moratoria di un anno che era presente nelle prime bozze del decreto: niente deposito provvisorio, in attesa di conoscere come classificare le terre da scavo. Il decreto dà l’avvio per la semplificazione della materia, con parametri di valutazione meno stringenti e con l’obiettivo di  uniformare la normativa a quella europea.
 
In particolare il decreto prevede di adottare  “entro  novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, le disposizioni di riordino  e  di  semplificazione della materia”. Vengono anche stabiliti dei principi tra i quali, come anticipato nei giorni scorsi,  il “divieto di introdurre livelli di regolazione superiori  a  quelli minimi previsti dall'ordinamento europeo ed,  in  particolare,  dalla direttiva 2008/98/UE”.
 
Serviranno ancora alcuni mesi, quindi per sapere come verranno classificate le terre e se arriveranno a Cavriglia. E intanto interviene Sel: “E’ alquanto curioso che attraverso un decreto governativo si cerchi di mutare lo status di terre da scavo su cui insistono non poche perplessità.  All’indomani della pubblicazione del decreto cosiddetto “Sblocca Italia” in Gazzetta Ufficiale, è nota la volontà dell’esecutivo di declassare a sottoprodotto ciò che viene considerato rifiuto speciale”.
 
“ All’articolo 8 del decreto si evince però la chiara intenzione di delegare al Parlamento una stesura delle nuove norme in materia, prima della conversione del testo in legge dello Stato. Per adesso quindi nessuna disposizione puntuale è stata adottata riguardo al materiale proveniente dal sottoattraversamento TAV di Firenze che dovrà essere conferito a Santa Barbara. Ci auguriamo quindi che in sede legislativa la questione venga affrontata con massima serietà, in difesa dei cittadini e non di interessi particolaristici".

"Aspettando una maggior chiarezza da parte degli enti superiori, condividiamo le preoccupazioni del sindaco Degl’Innocenti o Sanni e della comunità cavrigliese, ed auspichiamo una collaborazione proficua tra istituzioni, partiti e società civile affinché sia possibile vigilare attentamente sugli sviluppi di questa vicenda, ponendo al primo posto – conclude Sel – la tutela ambientale e paesaggistica del territorio corrispondente all’ex area mineraria”.
 

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