26, Aprile, 2024

Donato alla Gruccia un ecocardiografo. Strumento importante anche per la cura dei bambini

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Per l’acquisto dello strumento hanno contribuito la Regione Toscana, grazie al ‘progetto cuore’, il Calcit Valdarno e l’associazione ‘Amici del cuore’. Tre le sonde in dotazione. “Essenziale per la diagnostica cardiovascolare”

Il reparto di cardiologia dell'ospedale della Gruccia può adesso avvalersi di un'apparecchiatura all'avanguardia e soprattutto in grado di intervenire per la dignostica anche nei bambini. Si tratta di un ecocardiografo acquistato grazie ai contributi della Regione Toscana per 30.000 euro, del Calcit Valdarno per 10.000 e degli Amici del cuore per 15.000.

I contributi pubblici sono stati erogati grazie all'inserimento dell'apparecchiatura all'interno del 'progetto cuore'.

A spiegare l'importanza dell'ecocardiografo è il direttore responsabile del reparto di cardiologia dell'ospedale della Gruccia, Antonio Baruli.

"Un ecocardiografo di ultima generazione. È dotato di tre sonde: una per gli adulti, una per i bambini, una che lavora attraverso l'esofago. Si tratta di una di quelle rare volte in cui il pubblico si è unito al privato. Abbiamo avuto 30.000 euro dalla Regione Toscana per il progetto cuore, l'accesso cioè diretto dei medici di famiglia per i problemi urgenti e grazie al quale i pazienti vengono visitati in 24 o 48 ore. Non sarebbero stati però sufficienti. Hanno così contribuito alla restante cifra gli Amici del cuore con 15.000 euro e il Calcita Valdarno con 10.000".

Stefano Lazzerini, cardiologo del reparto della Gruccia, spiega le potenzialità dell'apparecchio e la sua importanza per i bambini.

"Questo nuovo apparecchio è essenziale per la diagnostica cardiovascolare: è supportato, infatti, da tre sonde che permettono l'applicazione in tre momenti diversi. Una è cardiologica, una è pediatrica, che consente la diagnostica nei bambini ed nei neonati, l'altra è transesofagea che consente la diagnostica nei pazienti portatori di valvopatie".

Importante, dunque, per l'acquisto dell'ecocardiografo è stato il contributo degli Amici del cuore e del Calcit Valdarno.

"La richiesta è arrivata dal reparto di cardiologia. Durante la terapia oncologica anche il cuore può avere piccole complicazioni. Quindi abbiamo voluto contribuire volentieri", ha affermato il presidente del Calcit Valdarno, Roberta Soldani.

"Questo è un ecocardiografo voluto e ottenuto all'interno del 'progetto cuore' grazie al Calcit e agli Amici del cuore – ha sottolineato Massimo Gialli, direttore sanitario dell'Ospedale della Gruccia –  Ha lo scopo di essere uno strumento per garantire un percorso privilegiato ai pazienti che hanno bisogno di una visita e di un accertamento in tempi più brevi rispetto al consentito". 

 

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