Sul Decreto sicurezza la consigliera di opposizione Tozzi ha accusato il sindaco di Reggello di opporsi in maniera strumentale al provvedimento. Accuse che Cristiano Benucci respinge al mittente: “Mi attribuisce dichiarazioni che non ho mai fatto”. E sul Dl: “Dovrebbe garantire la sicurezza, non aumentare la clandestinità”
Si infiamma il confronto sul Decreto sicurezza a Reggello, con il sindaco Cristiano Benucci che respinge seccamente al mittente le accuse mosse dalla consigliera di opposizione Elisa Tozzi, in una nota. "L’esponente leghista Tozzi, intervenendo a commento del Dl Salvini mi attribuisce posizioni da me mai dichiarate e questo rappresenta una grave scorrettezza, della qual cosa tuttavia non mi meraviglio".
"Come Sindaco – aggiunge Benucci – non ho mai dichiarato, né mai lo farò, di non far rispettare una legge dello Stato, anche se non ne condivido la portata, in quanto in aperto contrasto con l’art. 10 della Costituzione. Mi limito tuttavia ad osservare che se un decreto si chiama sicurezza, la sicurezza la deve garantire e non aumentare la clandestinità, e quindi l’illegalità, limitandosi a vietare l’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo, facendoli diventare agli occhi dello stato dei fantasmi".
"Se un decreto si chiama sicurezza, dia intanto ai sindaci gli strumenti per poter decidere in merito alla sicurezza della propria comunità e non mi sembra di averne visti", conclude il sindaco di Reggello. "Tutto il resto a me sembra soltanto propaganda, come del resto l’intero comunicato della consigliera Tozzi".
