Sulla decisione di Autostrade per l’Italia di vietare il sorpasso tra mezzi pesanti in A1 nel tratto Incisa-Reggello e Chiusi, interviene anche Mirko Portolano presidente di CNA Fita Toscana Trasporto Merci.
“La sicurezza stradale è la nostra priorità assoluta, ma il divieto di sorpasso per i mezzi pesanti su 90 chilometri di A1 ci lascia perplessi: incidenti e congestioni sono da attribuire ad un’Autostrada non adeguata al traffico nel complesso, non ai tir. Il provvedimento trova la contrarietà degli autotrasportatori associati a CNA Fita. Non è corretto rispondere a ogni tragedia con restrizioni senza senso per i mezzi pesanti, si tratta solo di scorciatoie pericolose che non aumentano la sicurezza, anzi la indeboliscono”.
“Siamo profondamente addolorati per quanto accaduto – aggiunge – ma non vogliamo, lo ribadiamo, che questo si riduca alla stigmatizzazione di una categoria, quella degli autotrasportatori, che ogni giorno garantisce la mobilità delle merci garantendo il funzionamento del paese. Anzi proprio grazie al fatto che siamo sulla strada ogni giorno, possiamo offrire un contributo concreto. Chi vive la strada ne conosce le criticità reali: escluderci dal confronto significa rinunciare a una parte essenziale della ricerca di soluzioni”.
Secondo Portolano “la sicurezza passa da investimenti in ammodernamento, manutenzione e gestione intelligente del traffico, non da divieti che, aumentando la congestione, rischiano di impedire agli autisti di rispettare i tempi di guida e di riposo previsti dalla legge, con gravi ripercussioni. E’ impensabile che un’arteria come l’A1, unico collegamento tra il nord e sud della nostra regione, in larga parte non sia stata ancora dotata della terza corsia“. Partendo da queste premesse CNA FITA Toscana chiede l’apertura di un tavolo di confronto tra istituzioni, Autostrade per l’Italia e rappresentanti della categoria, per analizzare i dati che emergeranno dalla sperimentazione e individuare insieme soluzioni concrete e durature.


