Il 2 settembre si terrà un incontro al quale sono invitate le aziende valdarnesi delle filiere olivicole, del latte, del vino e del grano. A tutti sarà proposto un “accordo di distretto”, in modo da collaborare insieme alla crescita della filiera. E il Distretto sarà capofila nella partecipazione al bando della Regione Toscana che mette a disposizione 5 milioni di euro
Il Distretto rurale del Valdarno superiore, riconosciuto ufficialmente lo scorso mese di maggio, muove i suoi primi passi per promuovere la crescita delle aziende agricole che operano sul territorio. E il primo impegno è rivolto alla costituzione di un gruppo di produttori che, sottoscrivendo un "accordo di distretto", sia pronto a lavorare insieme collaborando alla crescita della filiera, e partecipando, con il Distretto come capofila, al bando della Regione Toscana che mette a disposizione 5 milioni di euro per sostenere l'aggregazione delle aziende agricole e il loro sviluppo.
Il 2 settembre, all'auditorium comunale di Loro Ciuffenna, si terrà un incontro a cui sono invitati i produttori delle filiere olivicole, del latte, del vino, dei grani. Il Distretto rurale (che comprende i territori dei comuni di Figline Incisa, San Giovanni, Cavriglia, Castelfranco Piandiscò, Loro Ciuffenna, Castiglion Fibocchi, Terranuova, Montevarchi, Laterina Pergine, Bucine), punta ad incrementare "il valore delle produzioni a vantaggio anzitutto dei produttori agricoli di base, la qualità, l’efficientamento dei processi produttivi, migliorare il posizionamento sul mercato delle produzioni tradizionali, valorizzare i sottoprodotti e gli scarti di lavorazione della filiera, in un’ottica di economia circolare e alla riduzione dell’impatto ambientale".
Insomma, creare una vera e propria filiera riconoscibile e di qualità, grazie alla collaborazione fra le aziende. "L’obiettivo del Progetto integrato di Distretto è di superare le criticità presenti nella filiera, costruendo un sistema di rapporti e di relazioni tra i diversi attori mediante la sottoscrizione di un “Accordo di distretto”, per favorire i processi di ri-organizzazione di relazioni di mercato più equilibrate, potenziare la filiera e, quali effetti conseguenti, consolidare la stabilità economica e occupazionale del distretto, apportando vantaggi anzitutto di carattere ambientale. L’accordo di distretto dovrà essere sottoscritto tra tutti i partecipanti per gestire i rapporti commerciali interni alla filiera, e conterrà la definizione di vincoli e penalità a tutela e salvaguardia dell’impegno di ciascun partner".