26, Aprile, 2024

Dalla tramvia del secolo scorso al progetto di “Circolari del Valdarno”: la proposta di un servizio urbano tra Levane e San Giovanni

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Obiettivo del progetto è realizzare un servizio urbano sul circuito tra Levane, Montevarchi, Terranuova e San Giovanni con collegamenti con le zone più periferiche e collinari, integrate con il trasporto su rotaia. Ipotesi di una sperimentazione già da settembre. Il piano illustrato questa mattina in un incontro organizzato da Provincia, Regione e Conferenza dei Sindaci

Partire dal passato, dal servizio di tramvia del Valdarno, nato nel 1914, per rilanciare un progetto di “Circolari del Valdarno”, un servizio urbano del trasporto in una città diffusa che conta più di 100.000 abitanti. Con questo obiettivo stamani si è aperto l’incontro “La mobilità pubblica del Valdarno tra passato e prossimo futuro”, presso l’ospedale della Gruccia, e organizzato dalla Provincia d’Arezzo, la Regione Toscana e la Conferenza dei Sindaci del Valdarno.
 
“La viabilità ai cittadini deve essere garantita non solo con infrastrutture viarie, ma anche con un sistema dei trasporti pubblici. Per questo vorremmo rilanciare il progetto di un servizio urbano per il circuito tra Levane, San Giovanni, Montevarchi e Terranuova, con collegamenti anche con le altre realtà più periferiche, tra cui Bucine, Cavriglia e Loro Ciuffenna”, ha spiegato l’assessore provinciale ai trasporti Antonio Perferi.
 
La celebrazione dei 100 anni della nascita della tramvia del Valdarno, istituita a gennaio 1914, è stata l’occasione per lanciare il progetto che ne ripercorre idealmente lo stesso percorso. Con la possibilità di riuscire a sperimentarlo già da settembre 2014. “Non si sostituirà le linee locali, ma servirà a implementare il servizio di trasporto: più implementato, cadenzato, con un passaggio delle corse ogni 20 minuti, con orari facili da ricordare, come nelle grandi città. Perché in fondo si può parlare del Valdarno come di un’unica grande città diffusa”, ha aggiunto l’ingegnere Paolo Vadi della Provincia.
 
Nel progetto c’è l’obiettivo anche di un’integrazione con il trasporto ferroviario, con l’autostazione di Montevarchi come nodo di riferimento per la coincidenza delle corse. “Un servizio che permetta agli utenti di rinunciare al mezzo privato in alcune occasioni”. Durante l’incontro, l’ingegnere Riccardo Buffoni ha illustrato anche alcuni numeri del Valdarno, che registra circa 150.000 spostamenti al giorno, di cui 140.000 con mezzo privato.
 
Presenti anche il Presidente della Provincia Roberto Vasai e il Presidente della Conferenza dei sindaci Maurizio Viligiardi, che hanno sottolineato l’importanza di rafforzare il sistema del trasporto per favorire lo spostamento e la vivibilità in Valdarno, per rispondere alle necessità dei cittadini e diminuire il traffico nelle strade e nei centri storici.
 
“Si parla di comune unico o città unica del Valdarno: allora è bene iniziare a concepirlo anche a partire dai servizi”, ha concluso l’assessore Perferi, che ha ringraziato anche Etruria Mobilità e coloro che hanno fornito le immagini storiche stampate per l’occasione.
 

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