25, Dicembre, 2024

Dalla Regione 320mila euro per il collocamento lavorativo di soggetti svantaggiati in Valdarno

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Oltre 1 milione e 200 mila euro in provincia di Arezzo, un quarto delle risorse in Valdarno: sono i fondi regionali per l’inserimento lavorativo dei soggetti disabili o con problematiche di salute mentale. Aperto fino al 31 marzo il bando rivolto a cooperative, enti sociali, imprese, soggetti pubblici e privati

Un fondo complessivo di 320mila euro a disposizione di imprese, cooperative sociali, enti pubblici o privati che in Valdarno aretino si occuperanno, nel prossimo biennio, di inserire nel mondo del lavoro soggetti cosiddetti 'svantaggiati', con disabilità o problemi di salute mentale. 

Il bando regionale, che nel complesso mette a disposizione più di 1 milione e 200mila euro in provincia di Arezzo, prevede di finanziare con queste risorse degli indennizzi per le persone coinvolte nei percorsi finalizzati all'inserimento lavorativo. Ma comprende anche la co-progettazione preliminare con le Società della salute o con i soggetti pubblici individuati dalla Conferenza zonale dei sindaci.

“È un’importante opportunità – commenta la vicepresidente del Consiglio regionale, Lucia De Robertis – attivata con le risorse del Fondo Sociale Europeo, che interviene su un aspetto fortemente problematico delle politiche per  il lavoro, quello, appunto, del collocamento delle persone svantaggiate. Sono passati quasi venti anni dal varo della legge 68 sul collocamento obbligatorio, ma gli effetti di quel provvedimento sono stati solo parziali. Non sempre infatti l’incontro fra domanda e offerta è possibile. L’approccio al collocamento di persone svantaggiate non può che essere personalizzato, legato alla specificità di ogni singola situazione. Questo bando ha dunque le caratteristiche giuste per soddisfare tale necessità”.

La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 31 marzo. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito web della Regione, a questo indirizzo
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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