30, Aprile, 2024

Dal campionato Anspi alla Terza Categoria: la storia del Calcio Pestello

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La squadra del quartiere Montevarchino, si appresta a disputare la stagione 2016/2017 in un campionato Federale, a dodici anni di distanza dalla sua rifondazione nei campionati amatoriali.

Rifondato nel 2005 con la volontà di incarnare l’identità di un quartiere montevarchino, seguendo la concezione che vuole il calcio come sport popolare, il Calcio Pestello si appresta a disputare il campionato di Terza Categoria.

Lo fa dopo dodici anni di successi, tre campionati ANSPI vinti e dopo esser stato per ben tre volte vice campione nazionale, crescendo anno dopo anno e strutturandosi  in modo sempre più professionale, in maniera totalmente autogestita.

Si tratta di un ritorno nei campionati federali, già sperimentato per la verità  negli anni ’80.

 

È Jacopo Poggesi, uno dei protagonisti negli anni post rifondazione della squadra (tra i soci fondatori del nuovo corso, nonchè giocatore fino allo scorso anno), a raccontare le motivazioni e le aspettative del quartiere, in relazione a quella che rappresenta per gran parte degli interessati, una nuova avventura sportiva.

 “Il Calcio Pestello è nato ufficialmente nel 1958, grazie a Don Luigi Savelli ed altri parrocchiani che contribuirono anche alla costruzione di quello che attualmente è il nostro campo casalingo. La squadra scomparve completamente negli anni ’90, in attesa di una rifondazione avvenuta nel  2005 con un progetto basato sui principi aggregativi dello sport. Un progetto fortemente voluto da un gruppo di ragazzi che oggi hanno mediamente trent’anni, quindi giovanissimi al tempo.” racconta Jacopo.

“In dodici anni di calcio amatoriale la crescita del gruppo è stata progressiva, accompagnata dalla passione e l’attenzione da parte degli abitanti del quartiere, tanto da ampliarsi anche dal punto di vista dirigenziale. Sotto il profilo prettamente calcistico, inevitabilmente abbiamo iniziato recitando la parte della squadra giovane e quindi decisamente acerba, ma che con il passare degli anni ha aggiunto nella sua rosa numerosi elementi di valore provenienti anche da categorie dilettantistiche, costretti a sospendere la loro attività per motivi personali, abbracciando così una realtà amatoriale indubbiamente meno impegnativa. Così siamo diventati una squadra capace di dar del filo da torcere un po’ a chiunque, ed i risultati sono arrivati di conseguenza”.

Una realtà seguita da un intero quartiere cittadino e talvolta oltre, tanto che in preparazione della stagione sportiva prossima, anche il “Pieraccioli-Rossi” (lo stadio dove vengono disputate le partite casalinghe della squadra) ha subito una serie di rifacimenti concepiti per aumentarne la funzionalità, in vista del salto di livello:

“L’operazione relativa all’iscrizione al campionato di Terza Categoria non è stata semplicissima: il primo scoglio è stato indubbiamente quello della raccolta dei fondi necessari. Siamo riusciti a raggiungere la quota richiesta grazie all’autofinanziamento, ben più oneroso rispetto a quello che eravamo abituati a sostenere per disputare il campionato ANSPI. La struttura di squadra è prevalentemente la stessa dello scorso anno: l’allenatore sarà Claudio Neri, tornato al Pestello dopo un anno passato allenando il Badia a Ruoti ed il Castelfranco. Anche l’organigramma dirigenziale è rimasto sostanzialmente immutato, con la nomina di Graziano Dini come Presidente ed una effettiva ridistribuzione dei compiti gestionali, necessaria per sostenere un impegno decisamente diverso dagli anni passati”.

La preparazione atletica del Calcio Pestello inizierà il prossimo 23 di Agosto, in vista dell’uscita ufficiale dei calendari e dei gironi, prevista per i primi di Settembre. La vera differenza percepibile al momento è proprio relativa alla parte organizzativa e dirigenziale. Il passaggio dall’amatoriale al federale porta con sé obblighi ed impegni più importanti, anche a livello di tempo oltre che di energie: l’idea è quella di far bene, proseguendo nella crescita della nostra realtà, e non di fare una semplice comparsata.

Per questo ci siamo mossi e strutturati per tempo, con l’idea di non snaturare la filosofia della nostra “squadra di quartiere”: quella che nasce da un gruppo di amici e dalla passione derivata dal senso di appartenenza verso una determinata zona della città di Montevarchi”. 

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