05, Novembre, 2024

Criticità in sanità, Chiassai firma un documento con i sindacati. “Giani dia risposte certe”. Alla Gruccia si teme per psichiatria e neurologia

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Un documento condiviso, indirizzato al Presidente della Regione Eugenio Giani, con una serie di richieste puntuali per risolvere le criticità della sanità toscana: lo ha sottoscritto  il Sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini, con le rappresentanze sindacali della provincia di Arezzo di FP Cisl, FP Uil, Nursind Arezzo e ‘Comitato Oss 2021’. Si tratta della sintesi dell’incontro che si è tenuto il 7 aprile scorso per fare il punto sulla condizione della sanità regionale. QUI IL DOCUMENTO INTEGRALE. 

“Noi poniamo domande precise, rispetto alle criticità più stringenti sulla sanità regionale – spiega Chiassai, in una conferenza in cui partecipano anche alcuni rappresentanti sindacali – pensiamo che la Regione debba dare risposte certe, ed è quello che chiediamo a Giani. Oggi registriamo, dopo la riforma delle mega Asl, un peggioramento economico con un buco di bilancio da 500 milioni di euro; maggiori disservizi nonostante le spese; aumento dei tempi di attesa per i cittadini e i pazienti, che sono costretti a rivolgersi al privato; un depotenziamento intenzionale e continuativo di molte strutture ospedaliere”.

Sulla Gruccia, Chiassai focalizza l’attenzione: “L’ultima notizia che mi è giunta è che dal 1 giugno saranno tolti posti letto alla neurologia, che diventerà solo day hospital; un altro depotenziamento, che si aggiunge a quelli già avvenuti in questi anni, ma anche alle criticità della psichiatria con le carenze di personale e il probabile ridimensionamento. Tutto questo mentre l’Ospedale del Valdarno è stato ‘etichettato’ come ospedale di primo livello, avrebbe dovuto essere quindi rafforzato sotto il punto di vista del personale e degli investimenti: e invece così non è stato, anzi continuiamo ad assistere ad un depotenziamento intenzionale”.

Chiassai ricorda che a lamentare il peggioramento delle condizioni di lavoro sono anche gli stessi lavoratori della sanità pubblica toscana, dai medici del pronto soccorso fino agli infermieri e agli oss. “Questo ci fa capire che non c’è programmazione, non ci sono idee chiare per gestire l’emergenza personale. Una mancanza che peggiora la qualità dei servizi; e intanto Giani annuncia che ci saranno assunzioni solo a tempo determinato. Un pessimo messaggio in un momento storico in cui gli ospedali si svuotano perché i professionisti, stremati, lasciano la sanità pubblica per andare a lavorare nel privato”.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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