25, Novembre, 2024

Crisi economica: la Toscana introduce un indennizzo da 2.500 euro a bar e ristoranti colpiti dalle chiusure

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Così saranno impiegati i 20 milioni di euro destinati dal Governo alla Toscana. Sono circa 20mila gli operatori toscani potenzialmente interessati al provvedimento: dovranno presentare una autocertificazione di calo del fatturato. Indennizzi erogati fino a esaurimento fondi

Un indennizzo di 2.500 euro ciascuno e una tantum, destinato a bar e ristoranti della Toscana duramente colpiti dai provvedimenti di lockdown conseguenti all’emergenza Covid: la Regione ha deciso di utilizzare così i circa  20 milioni di euro destinati alla Toscana secondo il riparto dei 250 milioni stanziati dal governo nel decreto legge 157 del 30 novembre.

Lo hanno annunciato questa mattina il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessore alle attività produttive Leonardo Marras. Il bando, hanno spiegato, partirà rapidamente con una procedura estremamente semplificata: il richiedente dovrà esibire esclusivamente una autocertificazione dichiarando di aver subito tra gennaio e novembre una diminuzione di almeno il 50 per cento del fatturato rispetto alla normale attività.

Sono circa 20mila gli operatori toscani potenzialmente interessati al provvedimento: il contributo, uguale per tutti, sarà erogato ai richiedenti seguendo l’ordine di presentazione delle domande, e fino all’esaurimento dei fondi messi a disposizione dal Governo. 

“Da giorni – ha spiegato Giani – avevamo in mente questa misura, ma abbiamo deciso di formalizzarla solo dopo aver visto, nella giornata di ieri, un orientamento decisamente favorevole alla conversione in legge dei decreto cosiddetto ‘ristoro’ da parte del Parlamento. In questa situazione, anche prima dell'approvazione definitiva, abbiamo deciso di rompere gli indugi e varare questo provvedimento offrendo così in tempi brevi una opportunità a una categoria precisa, che potrà attivarla con modalità il più possibile semplificate anche perché i tempi per impegnare questi fondi sono molto ristretti: dobbiamo far tutto entro il 2020”.

“Le risorse di questo fondo – ha aggiunto Marras – sono destinate alla spesa corrente e non potrebbero essere utilizzate per investimenti. Il presidente ha quindi giustamente pensato di destinarle a un settore, quello della somministrazione, che ha avuto perdite notevolissime. E’ un intervento che definirei solidale, il cui iter sarà rapidissimo. Dopo un confronto con le associazioni di categoria, lunedì porterò la delibera in giunta e già martedì sarà pronto il decreto che ci permetterà di indire il bando”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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