25, Novembre, 2024

Crisi economica, l’artigianato toscano in grande sofferenza: il 90% ha registrato un calo anche pesante di fatturato

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Presentata ieri una indagine Artex: “Con la pandemia il 70% degli artigiani ha ridotto il fatturato del 60%”. La rilevazione condotta su un campione di imprese nel periodo giugno-settembre: il 73,5% degli intervistati ha registrato anche un significativo calo degli ordini

Oltre il 90% delle aziende dell’artigianato artistico toscano ha registrato durante il lockdown una riduzione anche molto significativa del fatturato. E’ quanto emerge da un’indagine, presentata ieri, realizzata da Artex-Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana in collaborazione con Fondazione Ricerca e Innovazione per la valutazione degli impatti della crisi sul settore dell’artigianato artistico e tradizionale toscano.Intervenuti alla presentazione online Leonardo Marras, assessore all’Economia e al Turismo della Regione Toscana, Giovanni Lamioni, presidente di Artex, Stefano Micelli, Università Ca’Foscari di Venezia e Sara Biagiotti, Responsabile Artistico e Tradizionale Cna Toscana. 

L’indagineè stata condotta tra metà giugno e metà settembre 2020, coinvolgendo oltre un centinaio di attività toscane. Per 7 intervistati su 10, la riduzione del fatturato durante il lockdown è di oltre il 60% rispetto allo stesso periodo del 2019; per il 14% si attesta tra il 41% e il 60% del fatturato e per l’8% degli intervistati è tra il 21% e il 40%. Pochissimi quelli che dichiarano di non aver avvertito nessuna significativa contrazione.

Oltre al calo di fatturato, il 73,5% degli intervistati lamenta anche una riduzione degli ordini, il 59,8% il rinvio o la cancellazione di eventi programmati. Per quanto riguarda il rilancio del settore dell’artigianato artistico e tradizionale in Toscana, gli intervistati ritengono prioritari gli investimenti e il supporto in apertura di nuovi mercati anche internazionali (56,9%), l’accesso a misure agevolative pubbliche (51%) e al credito (38,2%).

“La stragrande maggioranza delle nostre aziende – commenta Giovanni Lamioni, presidente di Artex – lamenta un calo del fatturato, che in certi casi è un vero e proprio crollo che ne mette a repentaglio la sopravvivenza. La sfida del 2021 sarà quella di non lasciare indietro nessuno, e cercare di superare il prima possibile la fase più acuta di questa crisi economica. Per farlo, a mio avviso, sarà importante confidare anche negli strumenti digitali per cercare nuovi mercati di sbocco dei nostri prodotti e mettere in campo campagne di marketing puntuali ed efficaci”.

Per Luca Giusti, presidente Confartigianato Imprese Toscana, “l'enorme percentuale delle aziende che hanno subito drastiche riduzioni di fatturato sta a indicare come sia indispensabile fare sinergia con tutti gli organismi istituzionali, associativi e di qualunque appartenenza per mettere in campo azioni di supporto snelle e di facile accesso per la difesa del tessuto economico”.

“I dati di questa ricerca confermano, purtroppo, quanto stiamo dicendo ormai da mesi – ha commentato il presidente di CNA Toscana, Luca Tonini – la situazione dell’artigianato è drammatica e necessita di azioni coraggiose che siano di supporto per la difesa delle nostre eccellenze. Bene lo sviluppo di piattaforme digitali, soprattutto per la promozione e l’apertura a nuovi mercati, ma occorre puntare anche sullo sviluppo della formazione e su una sinergia con le istituzioni. A tal proposito stiamo lavorando sul territorio per la creazione di uno spazio condiviso, una “casa” per l’artigianato, che possa rappresentare un’occasione di visibilità e promozione del meglio dell’artigianato locale”. 

“Il quadro tracciato dall’indagine di Artex ci mette di fronte ad una situazione molto complessa – ha detto Leonardo Marras, assessore regionale alle Attività produttive – che da una parte non ci stupisce, perché l’intera economia è in ginocchio e io stesso mi confronto ogni giorno con imprenditori un po’ di tutti i settori in estrema difficoltà, dall’altra ci impone di guardare alla ripresa sia pensando a nuovi possibili strumenti da mettere a disposizione delle imprese, sia presidiando le scelte governative sugli indennizzi”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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