25, Novembre, 2024

Più aziende in Valdarno, bene commercio e servizi. Ancora sofferenze nei settori della moda e delle costruzioni

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L’analisi della Camera di Commercio di Arezzo mostra un generale saldo positivo per le imprese in tutta la provincia, dopo la battuta d’arresto del 2013. In Valdarno segno più per negozi e ristoranti, mentre ancora il manifatturiero stenta a superare la crisi

Cresce il numero delle imprese in Valdarno aretino e in provincia di Arezzo, anche se questo saldo positivo riguarda soltanto alcuni settori: segno che la ripresa è partita solo in certi comparti, mentre in altri, a partire dal manifatturiero e dalle costruzioni, si fanno ancora sentire le difficoltà. 

Il rapporto della Camera di Commercio di Arezzo sullo stato di salute dell'economia del territorio aretino offre diversi spunti per un quadro della situazione. Prima di tutto, appunto, la crescita totale del numero delle imprese, un saldo positivo (frutto della differenza fra le nuove imprese e quelle chiuse) che si fa più sensibile, dopo il saldo negativo del 2013 e i primi segnali di ripresa del 2014. 

Nel 2015, insomma, hanno chiuso meno aziende rispetto al 2014 o al più grave 2013, anche se le nuove aperture si confermano in linea con l'anno precedente. Crescono, fra le aziende, quelle straniere (+4,8% nel 2015 rispetto al 2014) che arrivano a rappresentare il 10% del totale: una azienda ogni dieci, in provincia di Arezzo, ha una presenza maggioritaria di stranieri tra i titolari. 

Per quanto riguarda le tipologie settoriali, il manifatturiero è tra quelli che, anche in Valdarno, continua ancora ad arrancare. Si segnala una modesta diminuzione delle imprese, e in particolare nel settore della moda, che in territorio valdarnese è tra i più importanti: -2,1% nel tessile, -2% nell'abbigliamento, e addirittura -5,1% in pelletteria e calzature. Di pari passo, sempre nel comparto della moda, anche la flessione del livello occupazionale, con i posti di lavoro scesi del 2% in un anno. 

Altro anno difficile anche per le imprese artigiane, che nel solo Valdarno aretino calano del 2,8% rispetto al 2014: e in particolare, qui, a farne le spese sono le imprese artigiane che operano nel settore delle costruzioni, uno dei comparti che sul territorio valdarnese, negli anni pre-crisi, faceva da traino dell'economia locale. 

Buone notizie, invece, arrivano dal mondo del commercio e da quello dei servizi. Per quanto riguarda negozi e ristoranti, il saldo è positivo: +1,1% in un anno, sul tessuto valdarnese, e sono per lo più aziende piccole, fino a cinque dipendenti. Di pari passo con il numero delle imprese, nel settore del commercio crescono anche gli addetti: +0,8% in Valdarno aretino. Al 31 dicembre 2015, le aziende operanti in questo settore (oltre ai negozi, comprendono centri commerciali, ingrossi, concessionarie, ambulanti e bar) erano 3.070 in tutti i comuni della zona valdarnese, con 5.576 dipendenti. 

Infine, segnali positivi anche dal comparto dei servizi (trasporto e magazzinaggio, informazione e comunicazione, immobiliari, assicurazioni, attività professionali e così via): crescono anche queste, in Valdarno, arrivando a quota 1.904, con un +1,5% in un anno. 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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