23, Dicembre, 2024

Cresce il numero di coloro che si rivolgono alla Caritas: altro effetto collaterale della pandemia

Più lette

La Caritas è, da sempre, un organismo senza fini di lucro che promuove la carità. La crisi economica scaturita dalla pandemia ha fatto sì che anche nei nostri centri valdarnesi, le file di fronte alle sedi siano cresciute.

Stefano Valentini, responsabile della delegazione di volontari Caritas di San Giovanni Valdarno, presieduta da Don Luigi Torniai, ha tracciato un bilancio degli ultimi mesi di attività, visto che i volontari sangiovannesi non si sono mai fermati, continuando anche in piena pandemia il loro lavoro. Negli ultimi mesi sono stati distribuiti, difatti, 176 kg di carne, 2040 litri di latte, 420 litri di olio di oliva, 158 kg di salumi, solo per fare qualche esempio.

“Noi qui a San Giovanni, dove contiamo 50 volontari, ci siamo organizzati dividendo l’attività in tre settori: la distribuzione degli alimenti che consegniamo agli indigenti attraverso il banco alimentare, alcuni supermercati della zona ed anche attraverso le raccolte che ci portano i volontari, la distribuzione del vestiario, riaperto da 4/5 mesi ed infine l’attività forse più importante, che è quella del centro di ascolto, dal  momento che cerchiamo di incrociare le necessità più varie, dalla richiesta di documenti smarriti, a pratiche presso il patronato, anche perché ovviamente molte persone che vengono qua hanno difficoltà a parlare la lingua italiana ed a muoversi nei meandri della burocrazia” spiega Valentini.

“I primi 7 mesi del 2021 abbiamo consegnato 1195 spese, quindi sacchi di generi alimentari, per un totale di 3500 indigenti, mentre in tutto l’anno 2020 il numero di indigenti era, invece, di poco superiore a 3050. Pensiamo, nostro malgrado, di arrivare alla fine dell’anno superando il numero di 5000 persone che si rivolgono a noi” sottolinea ancora Valentini.

“E’ doveroso ricordare come i volontari Caritas lavorino in assoluta sicurezza, indossando le mascherine durante l’attività, mantenendo le distanze in fase di distribuzione degli alimenti, visto che non è consentito l’ingresso all’interno dei locali e sostando al di là di un pannello in plexiglass in fase di consegna del vestiario, ad una persona alla volta. Inoltre i volontari che non avessero fatto il vaccino, sono invitati ad astenersi dall’attività” termina il responsabile della delegazione sangiovannese.

Articoli correlati

Ultime Notizie

Il pareggio fra Sangiovannese e Terranuova Traiana nel commento dei due allenatori

Fra il Terranuova Traiana e la Sangiovannese è finita con un pareggio a reti inviolate, con i biancorossi di...