Motivazioni e storie di medici in pensione che vaccinano volontariamente: camici fuori dal cassetto anche in Valdarno
Hanno di nuovo indossato il camice bianco, riposto nel cassetto al momento della pensione, e sono pronti a tornare al lavoro per le vaccinazioni. Hanno specializzazioni e incarichi diversi: dalle direzioni degli ospedali a quelle di unità operative, dall'emergenza a medicina interna. Questi medici volontari si sono rimessi in gioco per aiutare nel momento difficile d4ella pandemia.
Due di loro sono del Valdarno ed in Valdarno hanno messo a disposizione degli altri la loro professionalità per tanti anni.
Alberto Cuccuini ha diretto il Dipartimento emergenza e urgenza: "diamo una mano alla società e al Servizio sanitario nazionale per accelerare i tempi della vaccinazione. Ho offerto la mia disponibilità a svolgere l'attività sia in Valdarno che ad Arezzo. Siamo un pensione e abbiamo i nostri impegni di famiglia ma quando siamo chiamati rispondiamo".
Monica Bettoni ha miscelato esperienze professionali in medicina interna e politiche in qualità di Sottosegretaria alla Sanità per approdare, infine, alla Direzione dell'Istituto Superiore di Sanità: "penso valga per molte professioni: non si smette mai di essere quello che si è stati per tutta una vita. Lo scorso anno sono andata volontaria in un ospedale Covid di Fidenza. Oggi sono qui a fare vaccini. C'è bisogno di tutti, anche di noi pensionati per sostenere una battaglia che è sempre più dura. La nostra disponibilità è anche un segnale del bisogno di unità e di coesione che oggi è necessario ancor più di ieri".
Anna Domenichelli è stata Direttrice di Igiene Pubblica: "è un momento decisivo per la vaccinazione. Ognuno di noi, se ne ha la competenza, ha il dovere di mettersi a disposizione e prendersi responsabilità. Sono grata alla mia ex azienda che mi ha dato questa opportunità, perché restare a guardare, nella situazione di pensionati, non è nel nostro animo. Anche se in pensione siamo spinti a dare un aiuto, seppur minimale, ai colleghi ancora in attività. Il mio messaggio è innanzitutto per la comunità perché con fiducia venga a vaccinarsi per uscire, al più presto, da questa innaturale vita. Ai colleghi voglio dire grazie per aver messo a disposizione il proprio tempo e professionalità da veri volontari".
Testimonianze di un gruppo che sta crescendo nell'intera Asl Tse: "la campagna vaccinale – commenta il Direttore generale, Antonio D'Urso – ha bisogno di tutti. Oggi più di ieri e domani più di oggi grazie alla crescente disponibilità di dosi. Questi medici confermano i valori che sono alla base del nostro lavoro: essere dalla parte delle persone e fare di tutto per tutelare la loro salute. In questo senso il camice bianco non viene mai chiuso definitivamente nel cassetto. La nostra è una vera comunità professionale legata non solo dall'iscrizione ad un Ordine ma soprattutto dalla condivisione di valori etici".
"Li ringraziamo – aggiunge la Direttrice sanitaria Simona Dei – perché si sono messi volontariamente a disposizione in una fase particolarmente delicata come quella attuale. Le persone, giustamente, chiedono di essere vaccinate prima possibile per difendersi dal Covid. Si stanno risolvendo i problemi legati alle quantità di vaccini disponibili e avere il numero necessario di vaccinatori, è la seconda condizione essenziale. Grazie, quindi, a tutti i medici pensionati disponibili: la campagna riuscirà anche grazie a loro".