Alla seduta di dicembre sarà discussa la modifica al regolamento sulla Cosap necessaria dopo l’errore che ha portato a triplicare il canone su ombrelloni e pensiline. Le consigliere del Partito democratico però ribattono: “Troppo facile dare la colpa ai tecnici, ci si assumano le proprie responsabilità. L’errore è regolamentare e dunque politico”
Sarà discussa nel corso del prossimo Consiglio comunale, a dicembre, la modifica al Regolamento per la Cosap relativo a ombrelloni e pensiline: il caso è nato dopo che ad alcuni esercenti sono arrivati canoni triplicati rispetto allo scorso anno. "Un errore tecnico a cui stiamo già rimediando", aveva spiegato la giunta Chiassai, aggiungendo: "Abbiamo dato mandato agli uffici per modifiche regolamentari che possano abolire la cosiddetta tassa sull’ombra".
Ma il gruppo consiliare del Pd rilancia: "Non è un errore tecnico, ma politico. il Sindaco Chiassai continua a sfuggire alle proprie responsabilità. Con il solito stucchevole comportamento secondo il quale è sempre colpa di qualcun altro, questa volta continua a parlare di 'errore tecnico' e di 'errore di calcolo', scaricando tutto sui tecnici comunali. E invece Signora Sindaco in questo caso è lampante che la responsabilità è sua e della sua Amministrazione, visto che l'errore è tutto e solo nel regolamento e dunque politico. Non hanno sbagliato i tecnici a calcolare la Cosap per il 2018, ma l'errore è scritto nero su bianco nel regolamento del dicembre 2017 pensato da lei e dalla sua Giunta".
Le consigliere Bertini e Neri sottolineano infatti che "ora non basta dire ai tecnici di ricalcolare il tutto, non basta una semplice delibera di Giunta, ma è necessaria una modifica a quel regolamento, quella che oggi viene proposta al Consiglio Comunale, e che comunque anche se approvata non potrà valere per il 2018. Restiamo stupite che né il Sindaco né la sua solerte Assessore abbiano nemmeno pensato ad una semplice simulazione, o ad un banale confronto tra una cartella Cosap 2017 e una del 2018. Ancora una volta una dimostrazione di pressappochismo e supponenza. E non vale ora nemmeno il gioco al rialzo con l'annunciata eliminazione della tassa, come fanno i peggiori populisti in circolazione, visto che la norma è stata inserita nel nuovo regolamento approvato appena un anno fa e il suo errore tutto politico resta ed è evidente".