24, Luglio, 2024

Corte dei Conti, il sindaco: “Il rischio di sanzioni non è un alibi. Ancora una volta tana irresponsabilità per gli errori del passato”

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Il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini replica alle opposizioni

La Corte dei Conti rileva la mancata attuazione del patto di stabilità nel 2015 e stabilisce le conseguenti sanzioni. L'amministrazione comunale spiega l'accaduto e le opposizioni insorgono (vedi notizie correlate). Il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini replica.

“Sono intervenuta con l’assessore Bucciarelli per chiedere la collaborazione delle forze politiche presenti in consiglio per adottare le misure correttive richieste dalla pronuncia della Corte dei Conti sul mancato rispetto del Patto di Stabilità 2015 – afferma  il Sindaco Chiassai Martini – Un errore del passato che ha compromesso l’equilibrio di bilancio con il rischio di incorrere in rigide sanzioni".

"E’ una realtà che nel Bilancio di previsione 2020 (dopo 5 anni), pur essendo estranei a quanto contestato dalla Corte dei Conti, potremmo pagare le pesanti conseguenze che incideranno anche sui servizi offerti ai cittadini: il blocco delle assunzioni e di nuovi investimenti; riduzione dei trasferimenti erariali; le ripercussioni sul salario accessorio dei dipendenti. Questi sono i fatti,  a cui dovremmo purtroppo attenerci, nel rispetto della legge. Non sono certo alibi, come sostengono invece le opposizioni, dimostrando una preoccupante leggerezza su di una materia così delicata per le prospettive di questo ente". 

Il sindaco continua: "Abbiamo fatto appello affinché tutte le componenti consiliari agissero consapevolmente, e in maniera unanime, per preservare gli investimenti futuri del Comune e il salario dei dipendenti. Siamo stati ripagati con le solite polemiche tese ad evitare qualsiasi attribuzione di colpe, addirittura riducendo la questione ad una sorta di semplice errore materiale del software o ipotizzando una giustificazione da parte di questa Amministrazione per presunte difficoltà sulla programmazione di mandato. Ancora più grave il disinteresse per le possibili conseguenze che potrebbero subire gli incolpevoli dipendenti comunali, seguendo ormai  la linea intrapresa dall'opposizione delle sgradevoli e sistematiche critiche rivolte proprio all'operato dei dipendenti. Un basso profilo che attesta solo una cronica carenza di argomentazioni valide per una dialettica politica che si rispetti".

"Le opposizioni possono stare tranquille, in quanto noi continueremo a batterci come leoni per rimediare agli errori commessi in assenza del loro controllo. Non abbiamo mai smesso di interloquire con la Corte dei Conti e con il Mef per cercare margini di manovra al fine di alleviare il più possibile il quadro sanzionatorio dettato dalle norme. Non è la prima volta che ci troviamo a dovere rimediare alla cattiva gestione del passato. Del resto, la mancanza di controllo sia sui conti che sulle condizioni di sicurezza del patrimonio pubblico e del territorio è stata una caratteristica ricorrente".

Silvia Chiassai Martini conclude: "Ricordo alle opposizioni che non è un alibi avere ereditato pesanti insolvenze sul pagamento dei servizi di mensa, trasporto e asilo nido per oltre 500mila euro. Non è certo un alibi avere ereditato opere pubbliche faraoniche, con costi che ricadranno per decenni sulla collettività, a scapito della messa in sicurezza idraulica del territorio e con edifici, impianti sportivi, cimiteri, strade, aree pubbliche completamente prive di qualsiasi intervento di manutenzione. Una assenza di manutenzione che ha anche causato la chiusura di una scuola. Solo questa Amministrazione comunale si è fatta carico del degrado del Teatro Impero, dopo il rifiuto della precedente amministrazione del finanziamento regionale, stanziando a bilancio 200mila euro, per la bonifica del tetto in amianto pensando alla sicurezza della popolazione. Noi come al solito siamo pronti a lavorare, con dedizione e concretezza, per migliorare la nostra città e la qualità della vita dei nostri cittadini. Prendiamo atto che dai banchi delle opposizioni, dopo i danni arrecati, si affrontino i problemi con le chiacchiere e rifuggendo spesso dalle stesse responsabilità”

 

 

 

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