Il gruppo consiliare del PD ha espresso i propri dubbi e critiche sui criteri per la distribuzione dei buoni spesa ai cittadini in difficoltà
Fa subito discutere la gestione dei buoni spesa del Comune di Montevarchi: secondo gli esponenti del Partito Democratico l'operazione organizzata dall'amministrazione comunale presenterebbe significative criticità.
"Famiglie che hanno nel conto corrente un saldo di 12.000,00 euro possono richiedere i buoni spesa! – scrive il Partito Democratico – Questo è quello che accade nel Comune di Montevarchi! I criteri per la distribuzione dei buoni spesa ai cittadini in difficoltà adottati dal nostro Comune risultano veramente nebulosi e a dir poco opinabili e comunque non mirati a favorire chi veramente versa in una condizione di disagio sociale ed economico alimentato dall’emergenza Covid-19."
"Proprio per questo motivo proponiamo di privilegiare in particolare chi ha figli minori a carico e persone con disabilità nel proprio nucleo familiare e riteniamo necessario abbassare la soglia del saldo del conto corrente a 5000,00 euro (soglia entro la quale anche lo stato individua di solito la condizione di modeste risorse economiche). Ma soprattutto rileviamo che sarebbe più corretto parlare di giacenza media piuttosto che di saldo puntuale dei conto corrente. Vuole il Comune di Montevarchi aggiungere a quanto erogato dallo Stato – come altri comuni hanno fatto – risorse proprie per aumentare l’entità dell'intervento a favore delle famiglie bisognose? Magari gli stessi 20.000,00 euro che solo qualche settimana fa sono stati spesi per la comunicazione?"
"Ancora una volta rileviamo che il ritiro dei buoni presso un unico punto in una via del centro di Montevarchi possa essere foriero di assembramenti, lunghe code e una possibile fonte di contagio proprio in questo periodo di distanziamento forzato. Per questo sarebbe utile prevedere un form on-line oppure alcune linee telefoniche a disposizione della cittadinanza per la compilazione dei moduli di richiesta dei buoni oltre a prevedere collaborazioni con i negozi di vicinato presenti in città per la distribuzione o fruizione dei buoni magari proprio con la consegna della spesa a domicilio."
"Visti i molti gesti di solidarietà e collaborazione emersi nella nostra città da parte di cittadini, imprese, negozianti, ristoratori confidiamo nella correttezza e benevolenza dei montevarchini affinché possa usufruire di questo sostegno chi ne ha un reale bisogno."