Il protocollo servirà a organizzare gruppi di osservazione, nella propria zona di residenza, per situazioni di degrado urbano, atti vandalici, veicoli e persone sospette, gravi fenomeni di bullismo, indebiti utilizzi di spazi pubblici
Un protocollo fra Prefettura e sindaci del territorio fiorentino, compresi Reggello e Rignano in Valdarno, per regolare e organizzare il "controllo di vicinato": è stato firmato in Prefettura a Firenze, e l'obiettivo è di innalzare gli standard di sicurezza della comunità in ambito urbano. Oltre al prefetto Laura Lega, lo hanno sottoscritto ventisei sindaci del territorio metropolitano, alla presenza dei vertici provinciali delle Forze dell’Ordine.
Occhi e orecchie che vigilano su quanto succede nella zona dove abitano, per segnalare quei “fenomeni che turbano l’ordinato vivere civile e generano insicurezza collettiva”, come recita il protocollo. L’iniziativa nasce con l’idea di rafforzare ulteriormente la partecipazione civica. “Nel corso degli anni la sicurezza è diventata un patrimonio da condividere sempre più fra tutti – ha spiegato il prefetto Lega – in un’ottica partecipata all’interno della quale anche i cittadini possono svolgere una parte attiva".
"Questo non significa, lo voglio sottolineare con chiarezza, che le persone possano sostituirsi alle forze di polizia, ma è comunque importante che ogni cittadino possa contribuire a una vivibilità maggiore nella propria comunità, con un’attività di osservazione e di segnalazione. Il controllo di vicinato – prosegue il prefetto – significa creare una rete civica, fare attenzione all’altro anche in una chiave di solidarietà, recuperare la voglia di essere parte di una comunità".
Si tratterà, in sostanza, di attività di mera osservazione, che potranno essere svolte da gruppi di persone su fatti e circostanze che accadono nella propria zona di residenza, come situazioni di degrado urbano, atti vandalici, veicoli e persone sospette, gravi fenomeni di bullismo, indebiti utilizzi di spazi pubblici. Ogni gruppo avrà un coordinatore, cui giungeranno le varie segnalazioni, con il compito di riferirle tempestivamente agli organi di polizia locali che valuteranno i fatti e decideranno il da farsi. “È severamente vietata qualsiasi iniziativa personale e qualunque forma individuale e collettiva di pattugliamento del territorio”, stabilisce il protocollo.
In base all’intesa siglata, le Amministrazioni comunali si impegnano ad approvare il progetto, a divulgarlo nei rispettivi territori e a promuovere assemblee pubbliche, anche con la partecipazione della polizia municipale, per informare i cittadini delle aree interessate dalla sperimentazione dell’iniziativa. Il “controllo di vicinato”, che sul territorio verrà segnalato da un’apposita cartellonistica stradale, potrà essere integrato con i sistemi di videosorveglianza adottati da Comuni.