23, Novembre, 2024

Contributo di bonifica, incontro di Cisl e Adiconsum con il Consorzio Alto Valdarno: come si calcola il tributo e le differenze

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Venerdì scorso incontro a Montevarchi organizzato da Cisl Arezzo e Adiconsum: i rappresentanti del Consorzio 2 Alto Valdarno hanno illustrato le novità sul Piano di Classifica per calcolare l’importo del contributo di bonifica, che in media presenterà minime differenze con quello gli anni precedenti

Le cartelle per il pagamento del contributo di bonifica arriveranno a ottobre con un importo ricalcolato sulla base del nuovo Piano di Classifica, ma in media per il Valdarno la differenza con gli anni precedenti sarà minima, in alcuni casi anche di pochi euro. Venerdì pomeriggio a Montevarchi è stato illustrato il nuovo sistema che determina l’ammontare del contributo annuale “che devono pagare tutti i proprietari di immobili e terreni”.

All’incontro, organizzato dalla segreteria provinciale Cisl Arezzo e alla sezione provinciale di Adiconsum, era presente il Consorzio 2 Alto Valdarno rappresentato dal presidente Paolo Tamburini e da Francesco Lisi, responsabile del procedimento e coordinamento del Piano di Classifica. Prima un’introduzione e le premesse su cos’è il Consorzio, perché e chi paga il contributo, poi la spiegazione tecnica e dettagliata sul nuovo sistema di calcolo.

“La sicurezza idraulica del territorio è un elemento imprescindibile” – ha sottolineato Tamburini – “Il Piano è uno strumento, un indicatore numerico per il calcolo: si è reso necessario riformularlo perché il precedente presentava delle disparità. Il contributo rappresenta un senso di responsabilità, per il quale tutti i cittadini devono sentirsi coinvolti”.

Il Piano si basa su linee guida indicate dalla stessa Regione Toscana e da esso si ricavano gli indici da applicare al valore dell’immobile per indicare in millesimi il beneficio da pagare per supportare i costi della manutenzione ordinaria di fiumi, torrenti e di sicurezza idrogeologica che spettano ai Consorzi di Bonifica, mentre la spesa per i lavori straordinari spettano per la maggior parte alla Regione e poi il restante 30% circa sempre agli enti di bonifica.

“Per esempio, in caso di parità di valore di due immobili situati in aree diverse, la spesa per i rispettivi proprietari varia a seconda delle caratteristiche idrogeografiche della zona classificata, dalle necessità e frequenza di manutenzione: quindi dipende dalle opere, dal terreno, dalle acque. Poi sono stati inseriti anche algoritmi per evitare un’eccessiva differenza in linea generale sull’area gestita dal nostro Consorzio”, ha spiegato Lisi.

Per il Valdarno, come illustrato tecnicamente nel sito internet, “il tributo viene calcolato partendo dall’indice di beneficio, assegnato nel piano di classifica, moltiplicato per il valore degli immobili, che è in funzione della rendita catastale (in caso di fabbricati) o del reddito dominicale (in caso di terreni) moltiplicato per l’aliquota applicata al relativo centro di costo definita dal Decreto del Direttore numero 67 del 19/06/2015”.

 

Articoli correlati