Altre 2 ore di sciopero all’azienda It.Te.Di di Pergine, proclamate dai sindacati per venerdì 9 giugno. “E ce ne saranno altre se la IT.TE.DI. continuerà a negare il confronto con il sindacato e i lavoratori sul premio di risultato 2023”, spiega Gianni Rialti, funzionario Fiom Cgil, che annuncia che la mobilitazione nell’azienda di Laterina Pergine è destinata a non esaurirsi dopo un mese di stato di agitazione.
“Il premio – continua Rialti – è previsto all’interno della contrattazione di secondo livello e, a seguito del mandato ricevuto dall’assemblea dei lavoratori, abbiamo richiesto l’apertura di un tavolo di trattativa, ma ad oggi non abbiamo ancora potuto presentare le nostre richieste all’azienda. Finora nessuna risposta, anche di fronte alla 2 ore di sciopero che abbiamo fatto alla fine del mese scorso. Anzi. in maniera scorretta e contraddittoria, l’azienda tenta di screditarci agli occhi dei lavoratori sostenendo la falsa posizione di aver effettuato incontri sul premio. Tengo a sottolineare che, da inizio anno, soltanto ieri ha richiesto verbalmente copia della bozza del premio di risultato. Quindi adesso non ci sono più scuse per non aprire il tanto atteso tavolo di confronto.”
La IT.TE.DI. fa parte del gruppo internazionale IMC. “Si conferma ancora una volta – commenta Rialti – la difficoltà ad avere corrette relazioni sindacali con un’azienda orientata a non tenere nella giusta considerazione le esigenze e le richieste dei lavoratori e venendo così meno anche ai loro codici etici applicati”.
La Fiom Cgil dichiara quindi di essere costretta a “prendere atto della totale chiusura e della preoccupante indifferenza da parte dell’azienda di fronte alla necessità di riprendere il dialogo e le relazioni sindacali interrotte dall’azienda senza alcuna motivazione. Rivendichiamo un tavolo di contrattazione sul premio di risultato per l’anno in corso che ridistribuisca parte degli utili che tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, siano interinali, che tempi determinati che apprendisti, contribuiscono a produrre”.
A fine 2022, ricorda la Fiom, la IT.TE.DI. aveva invitato il sindacato a presentare una bozza scritta con la promessa di discuterla. “Noi abbiamo rispettato l’impegno e abbiamo condiviso e costruito con le maestranze l’impianto del premio nel mese di gennaio. Siamo a giugno e ancora attendiamo un incontro per discuterla. Non possiamo assolutamente accettare che un tavolo di trattativa e contrattazione sia ritenuto una perdita di tempo da parte dell’azienda. Come non possiamo accettare un’impostazione che divide i 90 addetti in lavoratori di serie A e di serie B e che su tale arbitrario giudizio dell’azienda, vengano premiati solo pochi a discapito della totalità dei lavoratori in maniera totalmente unilaterale. Chiediamo quindi che venga rapidamente convocato il tavolo di trattativa, evitando logiche di premialità discriminatorie e irrispettose nei confronti delle maestranze”.