A venti anni esatti dall’istituzione del Giorno del Ricordo, il Consiglio Regione Toscana si è recato presso il comune di Laterina Pergine, nel campo profughi n. 82, per commemorare le vittime delle foibe e le migliaia di esuli istriani.
Presso il Teatro Comunale di Laterina Pergine, si è tenuta questa mattina una Seduta Solenne del consiglio regionale in occasione del Giorno del Ricordo. Antonio Mazzeo, attuale Presidente del Consiglio, ha aperto la mattinata nel ricordo di tutte le vittime e dei tremila toscani che furono portati nel campo profughi 82 di Laterina. Dal 1948 al 1963, questo campo ha accolto migliaia di profughi giuliano-dalmata, aiutandoli a trovare una nuova normalità dopo il loro esodo causato dalla cessione dei territori di Istria, Dalmazia, città di Fiume e delle zone limitrofe dopo il Trattato di Parigi. Il campo 82 è ancora un luogo di sofferenza da conoscere e visitare, affinché si trasformi in una testimonianza indelebile di questa dolorosa parentesi di storia italiana.
Al centro della mattinata, la testimonianza tratta da “L’Istria di Gina” di Pino Crapanzano letta da Maria Claudia Valdini, figlia di profughi istriani. Si tratta del racconto dell’esodo Gina Bratovich, profuga istriana, nata nel 1926 in una frazione del Comune di Orsera e scomparsa qualche anno fa. Soltanto in tarda età la donna decise di raccontare la propria esperienza di esule, ripercorrendo i tragici eventi del secolo scorso. Presente alla commemorazione anche Guido Giacometti, Referente per la Toscana dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, che con il suo intervento ha ripercorso il suo passato di bambino esule istriano. Un viaggio fino al presente, vissuto nell’impegno per la ricostruzione di una memoria condivisa, oltre l’oblio del tempo, l’odio e le strumentalizzazioni storiche e ricostruire così una memoria non più solo istriana, fiumana o dalmata. Ma una memoria tutta italiana. Infine, è intervenuto anche Jacopo Tassini, sindaco di Laterina Pergine, assieme al Presidente della Toscana Eugenio Giani.
Le immagini sono state riprese dalla pagina Facebook del Consiglio Regionale Toscana