Un abete, non addobbato, è stato piantato davanti alla ex biblioteca. “La nostra storia è anche fare l’albero di Natale o la rappresentazione del Presepe nelle piazze. A Castelfranco, Faella, Piandisco’ e Vaggio non devono mancare. E se mancheranno che qualcuno se ne prenda la responsabilità, deliberandolo”
Consiglio comunale sul Natale: a chiederlo quanto prima è la Lista civica Castelfranco Piandiscò. Quello che chiedono i rappresentanti dell'opposizione è Albero e Presepe nelle piazze principali di Castelfranco, Piandiscò, Faella e Vaggio.
"La Lista civica Castelfranco Piandiscò non intende lasciare al Sindaco le scelte sulla 'non celebrazione' del Natale, lui non ne parla con l’opposizione, né si confronta su temi etici come questo. I consiglieri Morbidelli, Grassi e Benedetti rivendicano invece il diritto di discutere su come il comune intende porsi su questa tematica, sulle controverse opinioni che circolano nel paese Italia. Castelfranco Piandisco’ non sta a guardare e deve dire una parola chiara sulle tradizioni e sui costumi che pervadono la popolazione. La nostra storia è anche fare l’albero di Natale o la rappresentazione del Presepe nelle piazze. A Castelfranco, Faella, Piandiscò e Vaggio non devono mancare. E se mancheranno che qualcuno se ne prenda la responsabilità, deliberandolo".
La Lista civica continua:
"Mostre, cori, presepi viventi non li fa il comune, nascono nei gruppi, associazioni, parrocchie, non è la comunità civile che si identifica. È l’amministrazione comunale che ha il dovere di riconfermare la nostra civiltà e le tradizioni che la contraddistinguono, come dice il Sindaco in tutti i suoi interventi. Inutile ristrutturare chiese o tabernacoli con i soldi pubblici se poi ci nascondiamo".
Per questo la Lista civica chiede di trattare la questione in un consiglio comunale.
“Vogliamo evitare che il disappunto della gente passi nell’indifferenza. L’amministrazione va dicendo che non si faranno questi simboli – afferma il capogruppo Marco Morbidelli – Ci meravigliamo di Cacioli, così coinvolto nelle vicende religiose, che oggi cambia verso, ma non possiamo consentire al sindaco di scegliere per tutti. Rivendichiamo il diritto di una comunità di conoscere dove stiamo andando e chi ci sta portando. E questo compete a tutto il consiglio comunale. È nelle prerogative statutarie del comune. Siamo anche preoccupati di cosa si insegna nelle scuole, si dica chiaramente se oltre a Babbi Natale e Alberi e Presepi, nelle scuole del comune esista una direttiva diversa per rappresentare il Natale”.