Ivana Palomba e Sebastiano Mori si aggiudicano il premio dedicato alla memoria di Barbara De Anna, reggellese, funzionario delle Nazioni Unite, scomparsa lo scorso anno a causa di un attentato terroristico in Afganistan. Consegnate due borse di studio di mobilità internazionale
È stato assegnato a Ivana Palomba e Sebastiano Mori il premio dedicato alla memoria di Barbara De Anna, funzionario delle Nazioni Unite, scomparsa lo scorso anno a causa di un attentato terroristico in Afghanistan, dove stava prestando servizio.
La De Anna, residente a Reggello, e laureata alla Cesare Alfieri di Firenze, da sempre si è distinta per il suo impegno e la sua sensibilità verso le problematiche internazionali. er questo motivo Toscana Energia, la Scuola di Scienza Politiche “Cesare Alfieri”, l’Associazione Alumni “Cesare Alfieri” e il Comune di Reggello la onorano con l’attribuzione di questo premio, finalizzato a sostenere la mobilità internazionale di studenti e laureandi iscritti alla Cesare Alfieri.
Il premio consiste in due borse di studio da 2mila euro ciascuna, che vengono assegnate a studenti e laureandi che intendano trascorrere un periodo di soggiorno all’estero finalizzato alla ricerca su temi come energia e sicurezza energetica, geopolitica, cooperazione internazionale.
I due vincitori sono stati scelti da una commissione composta da quattro rappresentanti rispettivamente di Toscana Energia, Scuola di Scienze Politiche, Associazione Alumni Cesare Alfieri e Comune di Reggello. Ivana Palomba di Scandicci si è aggiudicata la borsa di studio per il suo “Rapporto Europa – Azerbaijan in materia di Sicurezza Energetica” mentre Sebastiano Mori di Greve in Chianti per il suo studio sulla “Sicurezza energetica cinese”.
“Siamo onorati di sostenere questa iniziativa – ha commentato il Presidente di Toscana Energia Lorenzo Becattini – che consentirà a due studenti di poter svolgere attività di ricerca all’estero a favore di progetti legati al tema dell’energia in ambito internazionale. La consegna di queste borse di studio avviene a poco più di un anno dalla scomparsa di Barbara De Anna e in un momento in cui il rischio di nostri connazionali all’estero per missioni umanitarie è, purtroppo, ancora un fatto di cronaca”.
