27, Aprile, 2024

Consegnati i pacchi dono di comune e Auser a nove centenari. L’assessore Tassi: “Più attenzione alle persone”

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I nove nonni, tra le persone più anziane di Montevarchi, sono stati scelti a sorte dai servizi sociali. “Un piccolo gesto simbolico, ma che mostra la nostra attenzione ai rapporti con le persone. In Italia sono drammatici i dati sulla solitudine”

Consegnati a Montevarchi i pacchi dono di Natale, offerti dall'Associazione Auser,  a nove persone tra le più anziane della città che vivono sole: un giro della solidarietà che ha visto la partecipazione dell’assessore al sociale Stefano Tassi, del presidente dell’Auser Andrea Donati e del vice Carlo Migliorini. I nove nonni “centenari” di Montevarchi sono stati scelti a sorte dai servizi sociali.

Un gesto simbolico che, ha spiegato l'assessore Tassi, è stato anche l'occasione per cominciare a reagire di fronte a dati sempre più drammatici sulla solitudine in Italia. “È stato un incontro molto positivo, abbiamo ricevuto una bella accoglienza da parte dei nonni e dei loro familiari, che erano stati avvertiti della visita dai servizi sociali. Per quanto riguarda l’amministrazione comunale si è trattato di un piccolo gesto, ma importante, per ritornare ad essere una comunità più attenta al rapporto diretto con le persone".

"Secondo un’indagine diffusa recentemente dal Sole 24 ore – ha aggiunto Stefano Tassi – i dati sulla solitudine delle persone in Italia sono purtroppo preoccupanti in quanto vedono il nostro Paese occupare i primi posti in Europa, indipendentemente dall’età. Il 13,2% degli italiani, over 16, non ha una persona alla quale chiedere aiuto, rappresentando la percentuale più alta a livello europeo in cui la media si attesta al 6%; mentre l’11,9% non ha qualcuno con cui parlare dei problemi personali rispetto a una media europea del 6,1%. Un triste primato italiano che dobbiamo cercare di superare ripartendo dalle realtà comunali, favorendo anche le piccole azioni di incontro e di ascolto continuo delle necessità soprattutto rivolto alle fasce più deboli della popolazione”.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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