20, Novembre, 2024

Condannato per associazione di tipo mafioso: sfugge al controllo della polizia ma poi si costituisce in carcere

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L’uomo, 63 anni, residente a Terranuova è stato condannato in primo grado nel 2004. La Suprema Corte di Cassazione ha confermato la condanna. Sfuggito prima che la polizia lo arrestasse si è poi consegnato alla polizia penitenziaria del carcere di San Gimignano

Era fuggito prima dell'arresto da parte degli agenti del commissariato di polizia di Montevarchi in esecuzione della sentenza definitiva di condanna a quattro anni e sei mesi oltre a due anni di libertà vigilata. Dopo una quindicina di giorni però Giovanni Potenza, 63 anni, di Villa Literno, in provincia di Caserta, ma residente a Terranuova si è consegnato direttamente alla polizia penitenziaria del carcere di San Gimignano.

L’uomo era stato condannato in primo grado nel 2004, dalla prima Sezione Penale del Tribunale Ordinario di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) per vicende risalenti al 1996. L'imputazione era associazione per delinquere di tipo mafioso, aggravata dall’uso delle armi.

Nel 2013, la Corte di Appello di Napoli ha riformato la sentenza di primo grado condannandolo a quattro anni e sei mesi di reclusione, interdicendolo per cinque anni dai pubblici uffici ed applicandogli la misura di sicurezza della libertà vigilata per la durata di due anni. La condanna è divenuta, adesso, definitiva in seguito alla sentenza della Suprema Corte di Cassazione del 15 luglio 2015.

"Dopo aver appreso che la sentenza della Cassazione gli aveva confermato la pena e doveva essere eseguita – recita la nota della polizia – l'uomo,  pur se controllato a vista da personale della Squadra Mobile della Questura di Arezzo e dell’Ufficio Anticrimine del Commissariato di Montevarchi, si è allontanato dalla propria abitazione riuscendo a rendersi irreperibile, approfittando delle sue ultime ore di libertà. La condanna, infatti, sebbene definitiva, dopo la sentenza di Cassazione del 15 luglio 2015, per essere eseguita, necessitava per legge dell’ordine scritto del Procuratore Generale, emesso il successivo 17 luglio 2015".

Subito sono scattate le indagini e le ricerche della polizia: l'uomo però si è recato al carcere di San Gimignano e si è consegnato agli agenti della polizia penitenziaria.

Potenza nel gennaio 2014 fu arrestato per associazione per delinquere dalla guardia di finanza della compagnia di San Giovanni perchè facente parte di un gruppo dedito all'emissione e all'utilizzo di fatture false con l'aggravante di aver agevolato il clan dei Casalesi.

 

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