Si tratta del bando lanciato nell’ambito del progetto Life Granatha, finanziato anche con fondi europei, che punta alla salvaguardia delle brughiere del Pratomagno per salvare alcune specie protette. Otto le manifestazioni di interesse per gestire gli ericeti
Si sono fatti avanti in otto, persone e ditte, che sono pronte a prendere in gestione un pezzo di Pratomagno per coltivare erica scoparia: ha ricevuto infatti otto manifestazioni di interesse, il bando lanciato nelle scorse settimane nell'ambito del progetto Life Granatha, cofinanziato dall'Unione Europea.
Un progetto che, lo ricordiamo, punta alla salvaguardia di alcune specie avicole protette, attraverso il recupero delle brughiere, paesaggio tipico del Pratomagno, ma che si sta perdendo con il lento ma progressivo abbandono del territorio da parte dell'uomo. Un progetto da oltre un milione di euro in sei anni, che punta ad arginare la naturale trasformazione degli ambienti di brughiera, togliendo alberi e arbusti che l'hanno invasa negli anni e creando le condizioni per l’avvio di una filiera locale per l’utilizzo dell’Erica Scoparia.
Proprio in questo ultimo aspetto si inserisce il bando lanciato lo scorso febbraio: si cercavano operatori disposti a prendere in gestione pluriennale terreni per destinarli alla coltivazione dell'erica, appunto. Le otto ditte che hanno presentato la loro candidatura hanno appena iniziato il corso di formazione, svolto presso la sede dell'Unione dei comuni del Pratomagno.
Foto dalla pagina facebook Life Granatha