20, Novembre, 2024

Clonava le tessere bancomat allo sportello bancario di The Mall: i carabinieri lo arrestano mentre ritira il congegno

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I carabinieri sono riusciti a sventare il furto di dati grazie ai costanti controlli che esercitano sulla struttura e in particolare presso lo sportello bancario preso di mira. Il complice è fuggito

I carabinieri della stazione di Reggello hanno arrestato un 35enne bulgaro con l'accusa di avere sistemato apparecchiature elettroniche nello sportello bancomat all'interno dell'outlet "The Mall" di Leccio per clonare le carte. Denunciato in stato di irreperibilità un altro uomo. I due intendevano catturare e archiviare dati e codici pin delle carte di pagamento usate dai clienti del centro commerciale.

I carabinieri sono riusciti a sventare il furto di dati grazie ai costanti controlli che esercitano sulla struttura e, in particolare presso lo sportello bancario preso di mira. Il tutto è infatti partito da un controllo di routine eseguito dalla pattuglia della stazione di Reggello presso la cash – machine per verificare la presenza di strumentazione di “skimmeraggio”.

I militari hanno così scoperto una barra attaccata sopra lo schermo e vicina alla tastiera, in cui vi erano 2 batterie, una Micro Sd card per l’immagazzinamento dei dati ed una microcamera, ed un congegno di colore verde, per la lettura delle bande magnetiche delle carte, inserito nella fessura.

Dopo aver accertato grazie alle telecamere di sorveglianza che il 35enne aveva piazzato il congegno alle 9.30 hanno atteso il suo ritorno. Alle 18.30, il bulgaro si è avvicinato allo sportello e ha incominciato ad armeggiare per smontare l'attrezzatura. I carabinieri lo hanno così arrestato in flagranza di reato per  “Accesso abusivo a sistema telematico e detenzione abusiva di codici di accesso a sistemi telematici” e per “Intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni telematiche e installazione di apparecchiature atte ad intercettare comunicazioni telematiche”.

In suo possesso sono stati trovati 1.230 euro. I carabinieri hanno anche scoperto che alloggiava in un albergo vicino e che dal 16 maggio occupava la stanza insieme a un connazionale di 40 anni che, accortosi dell'intervento dei militari, era riuscito a fuggire. Le sue generalità, però, sono note. 

Nella perquisizione della camera sono stati scoperti vari strumenti: 2 barre per la sottrazione dei codici PIN mediante registrazione video del loro inserimento e 4 congegni di colore verde per la lettura delle bande magnetiche delle carte di pagamento (3 del tipo a molletta da inserire nella fessura ed uno da sovrapporre al congegno già esistente).

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