26, Maggio, 2024

Città Metropolitana: discussione nel consiglio comunale straordinario. Rimandato il referendum

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Il consiglio straordinario era stato chiesto dal Coordinamento civico della Lista Per un’altra San Giovanni per definire modalità e tempi del referendum tra i cittadini

Niente di fatto per il referendum popolare che dovrebbe far decidere i cittadini sul possibile ingresso di San Giovanni nella Città Metropolitana di Firenze. Il consiglio comunale straordinario aperto, richiesto dal Coordinamento civico della Lista civica Per un'altra San Giovanni, ha approvato, con l'astensione di Per un'altra San Giovanni e il voto contrario di Cresce San Giovanni e M5S,  un documento del Pd che rinvia il referendum per approfondire l'argomento e soprattutto farlo meglio comprendere ai sangiovannesi. Sulle proprie posizioni a favore dell'ingresso nella Città Metropolitana è rimasta la Lista Per un'altra San Giovanni la cui richiesta però non è passata.

Nel mese di maggio il Coordinamento civico di Per un'altra San Giovanni ha indetto una petizione, il cui primo firmatario è stato Stelvio Innocenti, per chiedere la convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio comunale "con all’ordine del giorno una petizione che impegni la Giunta ed il Consiglio ad attivarsi celermente per un percorso di confronto con la cittadinanza, anche convocando nella massima assise cittadina i rappresentanti del Piano Strategico della Città Metropolitana nonché lo stesso Sindaco Metropolitano e che porti ad una consultazione referendaria per far scegliere direttamente ai cittadini l’eventuale adesione o meno di San Giovanni alla Città Metropolitana di Firenze". Le 130 firme raccolte il 6 giugno sono state protocollate in Comune. 

“Vorremmo che non fosse il consiglio a decidere -ha detto in sede di consiglio Stelvio Innocenti- sull’adesione all’area metropolitana fiorentina ma bensì la popolazione tramite un referendum”.

Fra i tanti interventi dei consiglieri e dei cittadini presenti quello del presidente della quarta commissione, deputata a seguire la questione, Marcello Nardi che ha tirato le somme del lavoro portato avanti in questi mesi: “Un’eventuale adesione alla città metropolitana di Firenze ci aprirebbe tutta una serie di prospettive positive da un punto di vista strettamente istituzionale, dal dal punto di vista dell'assetto economico e produttivo e sulla possibilità di intercettare finanziamenti e risorse dei canali europei. Prospettive sfavorevoli sarebbero -prosegue Nardi- il muovere un passo così decisivo per il futuro della nostra città in un momento di grande incertezza con gli scenari futuri solo ipotizzabili e non è anche chiaro cosa possa significare da un punto di vista politico la norma in base alla quale il sindaco metropolitano sia di diritto anche il sindaco del capoluogo. Ci sembra di potere dire che probabilmente una nostra eventuale adesione alla città metropolitana di Firenze sarebbe forse foriera più di vantaggi che di svantaggi, ma se l’iter di una nostra adesione dovrà passare per una consultazione della popolazione -termina Nardi- bisogna che ogni singolo cittadino sia messo nelle condizioni di esprimere una scelta matura e ragionata. Se saremo in grado di fare questo percorso, con i tempi e le modalità che saranno congrui, necessari e ragionevoli, avremo comunque agito per il bene della collettività”.

Una linea portata avanti anche dall'Unione comunale del Pd che ha consigliato di rinviare tutto alla prossima consiliatura.

Nel suo intervento Francesco Carbini di Cresce San Giovanni ha sottolineato: "Quando si fanno scelte strategiche si suppone che ci sia una maggioranza che le sostiene. Così non è stato. Ci sono state posizioni ben distinte. Così non si fa chiarezza ai cittadini. Credo che in città non è stata discussione in merito forse perchè non c'è stata chiarezza nell'affrontarla".

Il capogruppo M5S, Tommaso Pierazzi:  “È inverosimile sentire per bocca dei consiglieri comunali del Pd che ancora hanno bisogno di tempo per approfondire l’argomento smentendo loro stessi visto che hanno voluto far lavorare la commissione preposta con tempi strettissimi proprio per arrivare 'presto' all’approvazione del documento che doveva portare ad un referendum cittadino. Noi come M5S in più volte abbiamo fatto presente che andare nell’area metropolitana di Firenze adesso e da soli ma soprattutto senza approfondimenti seri, rischierebbe di essere un salto nel vuoto pericoloso. San giovanni passerebbe da essere la quarta città per abitanti in provincia di Arezzo, alla tredicesima nell’area metropolitana, oltretutto ultima arrivata e ubicata nella periferia più remota. Il Movimento 5 Stelle di San Giovanni ricorda al Sindaco che il Valdarno deve rimanere unito e che tutte le Giunte della vallata (di destra o di sinistra) glielo hanno ricordato in più occasioni. Adesso ci auguriamo si possa tornare a parlare dei problemi impellenti per San Giovanni”

Il referendum probabilmente sarà fatto ma i tempi sembrano destinati ad allungarsi proprio per permettere ai cittadini di partecipare a iniziative informative per poi andare al voto in maniera consapevole.  A ereditare la questione alla fine saranno il prossimo consiglio comunale e la prossima giunta a partire dal 2019.

 

 

 

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