D’ora in poi anche i nove comuni del Valdarno aretino pagheranno una quota per il mantenimento del servizio della Circolare: una volta a regime, costerà agli enti locali circa 160mila euro l’anno. La nuova convenzione, che individua in Cavriglia il comune capofila, ha ricevuto ieri la prima approvazione in Consiglio comunale a Montevarchi
Da oggi in poi la Circolare del Valdarno continuerà ad esistere grazie a una compartecipazione alle spese a carico di ciascuno dei nove comuni del Valdarno aretino in cui passano la Linea Verde e la Linea Blu. Inaugurata a settembre 2014, infatti, la Circolare aveva viaggiato finora solo con fondi regionali. Ma l'avvento della nuova gara regionale per il gestore unico del Tpl, il taglio di alcuni fondi, la necessità di rimodulare il servizio, e la fine di quello che poteva essere considerato il periodo di 'rodaggio', hanno portato alla necessaria compartecipazione anche dei comuni, ciascuno per la propria quota parte.
La convenzione è pronta e ieri è già stata approvata all'unanimità in Consiglio comunale a Montevarchi: è il primo via libera, al quale seguiranno nel giro di un mese gli altri otto comuni. "Lo considero un servizio su cui vale la pena investire e continuare a lavorare", ha detto il sindaco Grasso. L'accordo prevede che ogni amministrazione paghi una quota calcolata in base al numero delle fermate, ai poli attrattivi, ai chilometri percorsi sul proprio territorio comunale, oltre che in base alla popolazione residente. Nella prima fase di avvio, l'investimento di tutti i comuni insieme sarà di 51mila euro, per il censimento e la riqualificazione delle fermate; successivamente, nel giro di un anno, saranno investiti altri 86mila euro per la rimodulazione del servizio, il piano pubblicitario e il monitoraggio.
Una volta a regime, presumibilmente dal 2019, il costo complessivo annuale sarà di 160mila euro, suddivisi fra i comuni del Valdarno: si va dagli 8mila 500 euro di Loro fino ai 25mila di Terranuova, i 27mila di San Giovanni e i 40mila di Montevarchi. Il comune capofila del progetto è Cavriglia, che seguirà tutto l'iter di passaggio.
"Questo è un accordo storico fra i comuni del Valdarno – ha commentato Antonio Perferi, consigliere dell'assessore regionale ai trasporti Ceccarelli – credo che il Valdarno, come grande città diffusa, abbia infatti bisogno di un servizio che non sia solo un extraurbano delle ore di punta, ma continuativo in tutto l'arco della giornata. Per la prima volta sono stati chiamati a contribuire anche i comuni, come d'altronde avviene nel resto della Toscana: è l'affermazione di un principio per il quale al trasporto pubblico compartecipano anche gli enti locali".
"Siamo in una fase delicatissima: la gara regionale stravolge il panorama del trasporto pubblico in Toscana, ci sono ricorsi pendenti anche se per ora è partito l'iter previsto. In questo contesto, intanto il Valdarno si mette in sicurezza da solo sul fronte del servizio. Avrà un pullman che ogni mezz'ora collegherà tutto il fondovalle, e uno che ogni ora partirà dalle zone collinari: un cadenzato come in una città diffusa, appunto. Non essendoci un soggetto istituzionale locale con competenze sul trasporto pubblico, è stato individuato come capofila Cavriglia: svolgerà un ruolo fondamentale nell'affidamento dell'incarico per la redazione dei dettagli, il ripensamento delle fermate, il loro censimento, e per la campagna di informazione per la promozione del trasporto pubblico. Tutto questo – conclude Perferi – è la dimostrazione che, se c'è la volontà, si può portare avanti un lavoro importante a livello di vallata".