La consigliera regionale della Lega interviene sugli ultimi tagli che hanno riguardato l’ospedale Serristori di Figline
“La chiusura dell'area tamponi dell'ospedale Serristori e il trasferimento di 12 operatori al Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri è, con tutta evidenza, l'ennesima decisione clamorosamente sbagliata sul presidio sanitario valdarnese, già prostrato da pesanti tagli e decurtazioni a reparti e personale”. Lo dichiara Elisa Tozzi, consigliere regionale della Lega, eletta nel Valdarno fiorentino.
“Una decisione giustamente accolta con sconcerto e rabbia dai miei concittadini valdarnesi che, a pochi giorni dal voto regionale, hanno ascoltato fino alla nausea note autorità tranquillizzare la popolazione e promettere interventi a sostegno del Serristori e della disastrata medicina di prossimità del territorio – attacca Tozzi – invece, come denunciano i comitati locali, passato il voto è prevalsa la logica del 'ricevuta la grazia, gabbato lo santo'. E pensare che solo lo scorso 2 settembre Azienda, Regione e sindaci del Valdarno affermavano che non fosse in corso alcun 'declassamento' del Serristori, che sarebbe rimasto ospedale di 1° livello per il territorio di riferimento” .
“Ricordo anche – aggiunge la consigliera della Lega – il presidente Giani, lo scorso giugno, prodursi in una passerella elettorale davanti all'ospedale, promettendo 'un presidio di riferimento per la comunità'. Lo invito quindi a smettere i panni del conferenziere e dell'uomo immagine per cominciare a fare il governatore. E siccome la decisione di chiudere il reparto tamponi all’ospedale di Figline è del tutto incomprensibile sul piano sanitario, vista la posizione strategica del presidio in relazione alla situazione epidemiologica che stiamo attraversando, sprono il neo presidente ad attivarsi quanto prima per prendere contezza della situazione e rimediarvi. In caso contrario, sono pronta a scendere in piazza insieme ai miei concittadini. Perché con la salute non si scherza” .