19, Novembre, 2024

Chiazze oleose in Arno, intera giornata di lavoro per i Vigili del fuoco. Non individuata la fonte

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Le chiazze, di modesta entità, si sono viste nel tratto di fiume Arno che attraversa l’abitato di Incisa. Sul posto Vigili del fuoco, Asl e Carabinieri. Saranno le analisi a definire con precisione la sostanza: ieri, però, i pompieri hanno lavorato per sette ore, per circoscrivere le chiazze e ripulire l’Arno

Chiazze oleose di una non meglio precisata sostanza che affiorano sull'Arno, a Incisa. La segnalazione è di ieri mattina: immediato l'intervento dei Vigili del fuoco di Figline, coadiuvati da una squadra specializzata di Firenze, che insieme alla Asl10 e ai Carabinieri di Figline hanno operato nell'arco dell'intera giornata.

Il primo obiettivo era quello di capire da dove provenisse la sostanza. La consistenza oleosa può far pensare a diverse lavorazioni: dall'officina meccanica fino alla spremitura delle olive. La modesta quantità non ha reso possibile risalire alla causa, almeno fino ad ora. La Asl, però, ha prelevato dei campioni, sui quali vengono ora eseguite le analisi, e che serviranno a capire di che tipo di sostanza di trattasse. 

Queste operazioni hanno impegnato l'intero arco della mattinata. Subito dopo, però, i Vigili del fuoco hanno iniziato a lavorare per bloccare le chiazze oleose ed evitare che proseguissero lungo il corso dell'Arno. Per questo, è stato deciso di posizionare una vera e propria barriera galleggiante (l'olio, si sa, resta sulla superficie dell'acqua). 

Un lungo rotolo, di circa 70 metri, è stato quindi posizionato da una sponda all'altra dell'Arno, al'altezza della località Bruscheto, che ricade nel comune di Reggello. La scelta della zona, più a valle rispetto a dove sono state individuate le chiazze, permette infatti di bloccare con certezza l'intero quantitativo di sostanza oleosa. 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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