24, Novembre, 2024

Charlie Hebdo, qui Parigi: il racconto di un valdarnese in mezzo ai milioni di persone in marcia

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“Una carica di energia, un segno di distensione e di coraggio”: così Lorenzo Colasurdo, valdarnese che vive a Parigi, racconta la marcia di oggi, che ha portato per le strade almeno due milioni di persone. La sua testimonianza

"Dopo la marcia di oggi si torna a casa stanchi, ma ricaricati da una sorta di magia e di speranza che si respirava nell'aria". Ed è anche in queste parole che trova il senso la grande manifestazione di Parigi. Almeno due milioni di persone per strada, e tra loro anche i tanti valdarnesi che vivono e lavorano in Francia. Come Lorenzo Colasurdo, che racconta le sue impressioni attraverso parole, foto e video che vedete in questo articolo.

"Ogni volta che la marsigliese nasceva spontaneamente nella folla e si amplificava, tra i brividi siamo stati tutti francesi, siamo stati tutti Charlie", commenta. Ed è anche l'emozione di condividere un messaggio positivo, di opporsi tutti insieme all'odio e alla violenza. "Certo, l'allerta continua: ma domani si torna a lavoro, rincuorati dal senso di solidarietà e di comunità della manifestazione di oggi, ordinata, disciplinata, straordinariamente carica di energia". 

E oltre alla grande marcia, Parigi ha già ripreso a vivere, non si è fermata di fronte ad un assalto senza precedenti. "Già ieri – racconta Lorenzo – facendo un giro dei Grands Boulevards e sugli Champs Elysées, i grandi magazzini e i negozi hanno ricominciato a riempirsi. Il primo weekend di saldi a Parigi  i negozi di tutti i livelli sono affollatissimi, nei giorni scorsi invece negozi e marciapiedi erano rimasti vuoti. Dunque, finalmente un segno di distensione e di coraggio per riprendere la vita di tutti i giorni".
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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