Venerdì mattina l’avvio del percorso, con un tavolo che coinvolgerà comune, Asl, architetti, geometri, ingegneri e servizi sociali. Poi l’obiettivo dell’amministrazione comunale è di avviare, grazie a un progetto di scuola-lavoro e con l’aiuto delle associazioni che riuniscono persone con diverse disabilità, una mappatura del centro storico e delle strutture sportive, per individuare le criticità e progettare una città più accessibile
Si chiama "Montevarchi senza barriere", il convegno che si svolgerà venerdì mattina alla Ginestra: e il titolo annuncia già quale sarà l'obiettivo per i prossimi mesi di governo dell'amministrazione Chiassai. Partirà proprio con il tavolo di confronto di venerdì, infatti, un percorso destinato a mappare con precisione tutte le barriere architettoniche presenti nel centro storico e negli impianti sportivi della città.
A presentare il convegno e il percorso che ne seguirà, l'assessore allo sport e al sociale Stefano Tassi, insieme al sindaco Silvia Chiassai. "Per noi l'abbattimento delle barriere architettoniche è uno degli obiettivi su cui puntare molto, e forse sottovalutato negli ultimi anni. Quello che vogliamo fare è ripartire con una nuova cultura dell'accessibilità urbana, anche nella programmazione del futuro sviluppo della città. Poi cercheremo di individuare le criticità e progettare, in modo da essere pronti nel caso si aprano bandi di finanziamento dedicati a questo tema".
Quello che si propone, a Montevarchi, è uno sguardo complessivo alla problematica: al convegno partecipa infatti la Asl Toscana Sud Est come patrocinatore, e collaborano gli Ordini degli architetti, degli ingegneri, degli assistenti sociali e il Collegio dei geometri, della Provincia di Arezzo e della Toscana. L'obiettivo è di trattare il tema dell'accessibilità urbana affrontando i diversi punti di vista di tutti gli attori in gioco, senza dimenticare le associazioni che rappresentano i disabili, coloro che le barriere le vivono sulla loro pelle. Ci saranno APArezzo, Aism, Delfosub, La Crisalide, Fand Arezzo, Uic Arezzo e Ens Arezzo. Ma anche il mondo dello sport, con il Comitato Paraolimpico Toscano rappresentato dal dottor Massimo Porciani.
Il convegno sarà comunque il primo step: l'obiettivo è di avviare infatti questo percorso di mappatura del centro storico, un lavoro che durerà almeno un anno, coinvolgendo le associazioni ma anche i ragazzi con un progetto di scuola-lavoro. Via Roma, Piazza Varchi, i vicoli e le vie del centro, così come gli impianti sportivi, saranno analizzati per capire dove si nasconde l'ostacolo, dove c'è un problema da risolvere. Tutto questo lavoro diventerà poi un progetto, curato dagli uffici del comune, con cui poter concorrere a bandi di gara che garantiscano, in futuro, i fondi necessari all'abbattimento di ogni barriera archiettonica.