18, Luglio, 2024

Centro storico, duro attacco di Confcommercio. “Un lento declino mentre la politica sta a guardare”

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La neo presidente Federica Vannelli fa l’elenco dei problemi: “Il centro è ridotto ad un’isola quasi inavvicinabile, in un cantiere infinito di lavori, con calo di affari nei negozi e occupazione del terziario a rischio”. Modifiche alla viabilità, parcheggi, dialogo: le richieste saranno consegnate ai candidati a Sindaco. Roberta Soldani: “Esortiamo la politica ad essere più veloce”

Un attacco frontale a una politica che, sul centro storico, è rimasta su una posizione di immobilismo: "una politica che sta a guardare", la definiscono le responsabili di Confcommercio a Montevarchi. Il tema del recupero del centro storico, della sua rivitalizzazione, torna ancora una volta al centro dell'attenzione: e il giudizio è pesante. 

E così, a pochi mesi dalle elezioni, le parole di Federica Vannelli e Roberta Soldani, rispettivamente neo-presidente e responsabile della delegazione di Confcommercio, puntano a farsi sentire. “Il centro storico di Montevarchi sta vivendo un lento declino che va fermato a tutti i costi. Per questo chiediamo all’Amministrazione di intervenire subito migliorandone la viabilità e l’accesso, a partire dall’inversione di marcia in via Mochi e via Trento, nonché definendo un serio piano dei parcheggi che favorisca la sosta”, chiede la Vannelli, a nome dei tanti negozianti che lavorano in centro. 

Il nodo principale, insomma, è quello dell'accessibilità, secondo Confcommercio. “Oggi il centro è ridotto ad un’isola quasi inavvicinabile, senza accessi né a nord né a sud, ingabbiato fra catene e transenne, in un cantiere infinito di lavori, mentre le opere del Piuss, che vanno avanti da dieci anni, per ora hanno portato più danni che benefici, anche perché sono state condotte senza un minimo di coinvolgimento e concertazione degli operatori. Né le associazioni di categoria né i singoli negozianti sono mai stati avvertiti con congruo anticipo dell’inizio dei lavori nella loro strada, o della tempistica dei cantieri. Impossibile così pianificare l’attività aziendale, con gli inevitabili disagi che spesso si sono trasformati in perdita drastica di clienti e affari”.

E l'esempio di via Gorizia, che avrebbe dovuto chiudere per un mese, a dicembre, per il montaggio della passerella, è l'esempio "sintomatico", secondo la presidente di Confcommercio, negoziante di via Roma. “L'abbiamo saputo per caso, per fortuna siamo riusciti ad evitarlo. Ma non si può continuare così: ci vuole più dialogo fra i vari uffici comunali e fra questi e il mondo esterno”. 

A questo punto, gli interlocutori sono i prossimi candidati a sindaco: che ancora non si conoscono, però. “Ormai mancano pochi mesi alle elezioni amministrative e purtroppo ancora nessuno schieramento politico ha presentato il candidato a Sindaco intorno a cui redigerà la sua lista. Speriamo che accada a breve, perché abbiamo bisogno di conoscere e valutare bene i singoli programmi di governo. Ci piacerebbe che la campagna elettorale fosse condotta su temi reali, di false promesse ne abbiamo sentite fin troppe in questi anni”, affonda il colpo la responsabile della Confcommercio montevarchina Roberta Soldani.

“Il centro storico, in particolare, è stato il 'colluttorio' con cui tutti i candidati si sono sciacquati la bocca, senza poi cambiare una virgola una volta eletti. La conseguenza è che i residenti del centro continuano a calare ed è il chiaro sintomo che qualcosa non va; i negozi vedono sempre meno gente in giro, perché la viabilità spinge verso l’esterno, e non bastano neppure i grandi eventi per risollevare le sorti delle imprese e dell’occupazione”.

Le richieste, sottolinea la Soldani, sono le stesse degli ultimi venti anni: “Più parcheggi a servizio del centro, per esempio. Già erano insufficienti prima, dopo i lavori del Piuss sono addirittura diminuiti e quelli che saranno ricavati nell’area privata dell’ex ospedale non saranno risolutivi. Poi c’è da risolvere la questione dell’asse via Mochi – via Trento: non si possono obbligare gli automobilisti ad immettersi per forza nella Regionale 69, così si allontanano dal centro”.

Richieste e suggerimenti saranno raccolti in un documento unico da presentare ai candidati a Sindaco non appena saranno definiti, spiegano le responsabili di Confcommercio. Nel frattempo, “esortiamo la politica ad essere più veloce nelle decisioni e nelle azioni, più al passo dell’impresa. C’è di mezzo il futuro di quasi 900 aziende del commercio, del turismo e dei servizi e di almeno tremila lavoratori del comparto. Siamo fiduciosi sui risvolti positivi che avrà per la nostra città la presenza dell’Accademia di Prada, ma le nostre sorti non possono reggersi solo su questo”. 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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