Giulia Mugnai, in apertura di consiglio comunale, ha affrontato due tematiche attese dai cittadini: il probabile trasferimento del Centro culturale islamico da via Castelguinelli a via Garibaldi e la situazione dello stabilimento Bekaert. In aula molti i cittadini
Due le tematiche che il sindaco di FIgline Incisa, Giulia Mugnai, ha affrontato in apertura del consiglio comunale. Da una parte il probabile trasferimento del Centro culturale islamico da via Castelguinelli a via Garibaldi, che ha suscitato una raccolta di firme da parte dei residenti, e la situazione dello stabilimento Bekaert.
"Stiamo cercando di valutare la situazione sulla base delle esigenze dei residenti e dell'associazione Amici del Valdarno – ha spiegato Giulia Mugnai – Si tratta di una fase di verifica". Così il sindaco di Figline Incisa ha precisato parlando del Centro culturale islamico che dovrebbe trovare sede in oltre 300 metri di uno stabile di via Garibaldi.
I residenti, e soprattutto coloro che abitano sopra i locali, non sono d'accordo e hanno presentato al sindaco una petizione. "Abbiamo ricevuto la raccolta delle firme – ha continuato Giulia Mugnai – I cittadini parlano di difficoltà oggettive. Non mi risulta però che la decisione sia definitiva".
Sul fronte, invece, dello stabilimento Bekaert, il sindaco ha annunciato che l'incontro programmato per la scorsa settimana, tra Comune, Regione e sindacati e slittato, è stato di nuovo fissato al prossimo 6 aprile.
"Stiamo lavorando e continueremo a monitorare la situazione dell'accordo. L'azienda si è impegnata a investire oltre 6 milioni di euro nello stabilimento figlinese. Noi vogliamo sapere quale sarà il suo futuro". Ai 53 lavoratori, poi, già in casa integrazione Giulia Mugnai ha assicurato la vicinanza dell'amministrazione comunale.
In aula vi erano sia alcuni dei cittadini di via Garibaldi che alcuni lavoratori della Bekaert.
