20, Novembre, 2024

Centro culturale islamico: interviene il Pd

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Il segretario dell’Unione Comunale Pd di Figline e Incisa, Gianni Contri, entra nel merito della questione

"Il processo di integrazione culturale è iniziato e condiviso da tanti cittadini e associazioni da diversi anni e riteniamo profondamente sbagliato interromperlo o minarlo con diffidenze e pregiudizi che apparirebbero del tutto immotivati, dal momento che la comunità islamica di Figline e Incisa non ha mai dato luogo a rilievi di alcun tipo, soprattutto in ordine alla sicurezza e al vivere civile, argomenti che il Pd considera di essenziale rilevanza".

"Non è quindi accettabile che si possa anche soltanto lontanamente immaginare che esistano cittadini di serie A e cittadini di serie B, questi ultimi con diritti affievoliti rispetto ai primi. Ricordiamo, infatti, che la nostra Costituzione tutela la libertà di religione (artt. 19 e 20,), garantendo a tutti (cittadini e stranieri) il diritto di professare liberamente la propria fede religiosa, sia in forma associata che in forma individuale, di farne propaganda e di esercitarne il culto, sia in pubblico che in privato".

"Ed è proprio in ossequio a tale fondamentale principio, che la Corte Costituzionale ha recentemente dichiarato illegittime alcune normative regionali (si pensi, in primo luogo, a quella emanata dalla Regione Lombardia) che avevano introdotto vincoli all'esercizio della libertà religiosa. Pertanto, riteniamo che consentire alla comunità islamica lo svolgimento delle sue attività, costituzionalmente garantite, in sedi idonee e adeguate, rappresenti una risposta di grande valore civile alla richiesta espressa dalla comunità islamica di Figline e Incisa, che favorisce l'integrazione di quella cultura con il nostro territorio, contribuendo a consolidare la coesione sociale, bene fondamentale di ogni società. Le nostre idee e i nostri valori, quelli della buona integrazione nel rispetto rigoroso della legalità, non sono in vendita e non pratichiamo il facile mestiere del diffondere miseri sospetti tra culture solo per avere un posto in prima pagina. Riteniamo essenziale l'incontro e non lo scontro tra le culture".

 

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