Antropozoa Onlus si occupa di Pet Therapy per ragazzi con gravi disabilità ed è l’unica associazione in Italia a lavorare in modo continuativo in una struttura sanitaria pubblica (l’AOU pediatrica Meyer di Firenze).
Antropozoa Onlus è un'associzione di promozione sociale che opera da 25 anni nei progetti di interventi assistiti con gli animali (Pet Therapy) e collabora con strutture pubbliche e private, ospedali, case di riposo, centri di salute mentale, scuole e Università. Abbiamo fatto visita al Centro terapeutico ‘therapy farm” a Castelfranco di Sopra dove ci ha accolto la Presidente dell'associazione Francesca Mugnai, massima esperta italiana di pet therapy in ambito pediatrico e dell'inserimento e valorizzazione del rapporto con l'animale nei contesti sanitari e di cura.
Cosa è Antropozoa e da quanto opera sul territorio? "Siamo un'associazione di promozione sociale che lavora per lo più con bambini e ragazzi con disabilità mentali gravi. Putroppo non siamo molto conosciuti e considerati nel Valdarno, probabilmente anche perchè non c'è molta chiarezza su cosa sia la pet therapy, ma tutto assume un colore diverso a Firenze, soprattutto nel momento in cui siamo col Mayer."
Come è nata la vocazione nei confronti di questo tipo di attività? "Dall'amore verso gli animali, ma anche dalla comprensione che l'animale poteva essere d'aiuto alla persona e questo vent'anni fa era abbastanza strano. Ancora non se ne parlava quindi è stato davvero pionieristico come lavoro. Poi abbiamo iniziato a lavorare con il Mayer, siamo quasi tutti i giorni lì" .
A livello pratico e organizzativo, cosa fate qui al centro/fattoria? Quali requisiti devono avere gli animali che sono qui? "Tre pomeriggi a settimana dalle 14.00 alle 18.00 lavoriamo singolarmente con i bambini. Abbiamo fatto anche esperienze di gruppo ma abbiamo riscontrato meno efficacia. Per la prossima primavera vorremmo lanciare due nuovi laboratori: uno per i genitori di bambini con disabilità che vogliono prendere un cane. Abbiamo intenzione di raggruppare un po' di genitori che possono iniziare un percorso con noi, quindi seguiti da psicologi ed educatori in moda da poter avere gli strumenti per tirare su un cane, riuscire a gestirlo e trovargli un ruolo e una funzione in famiglia".
"Il secondo laboratorio volge verso un percorso sulle emozioni in relazione con gli animali. Percorsi non tanto didattici ma legati più che altro alla scoperta delle sensazioni. Gli animali con cui lavoriamo sono i nostri animali che abbiamo educato a fare questo. E cioè a saper stare in qualsiasi situazione. Tutti i nostri animali hanno fatto un percorso di educazione perchè devono avere caratteristiche particolari, non possono essere solo buoni ma devono essere cani, cavalli o asini che hanno un'educazione di base, che non si impauriscono, che di fronte a un bambino che può fare un gesto brutto, tipo urlare, sanno come comportarsi".
E come si educano gli animali in questo senso? "Si mettono a contatto con situazioni del genere, fin da piccoli: tutte le situazioni di non normalità devono essere da loro imparate a conosciute per non poterne avere più paura."
Cosa è la Pet Therapy? "È una co-terapia che integra, rafforza e coadiuva le tradizionali terapie e può essere impiegata su pazienti affetti da differenti patologie con obiettivi di miglioramento comportamentale, fisico, cognitivo, psicosociale e psicologico-emotivo. L’efficacia terapeutica del co-terapista animale è da ricercare nella facilità che questi dà all’instaurarsi di un rapporto empatico tra psicoterapeuta e paziente".