Si è svolta questa mattina a Meleto Valdarno, la tradizionale “Camminata della Memoria” in vista del Giorno della Memoria. L’evento, anticipato di qualche giorno per favorire la partecipazione degli studenti degli istituti scolastici valdarnesi, ha coinvolto un folto gruppo di giovani, insegnanti e cittadini.
Il corteo è partito da Via dell’Industria a Meleto e ha fatto tappa presso il cimitero locale per l’inaugurazione ufficiale del “Percorso della Memoria”, un progetto realizzato grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale di Cavriglia e l’Associazione “Meleto vuole ricordare”.
Durante la cerimonia, il Sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni ha rivolto un messaggio simbolico agli studenti, invitandoli a raccogliere un sasso da terra. “Un sasso può essere utilizzato per costruire ponti o per erigere muri», ha sottolineato il Primo Cittadino:”Solo attraverso la memoria e l’insegnamento della storia possiamo imparare a costruire ponti, indispensabili per raggiungere traguardi di pace, solidarietà e stabilità”.
La giornata è stata arricchita da letture di testimonianze storiche e musiche che hanno reso l’atmosfera particolarmente emozionante. Tra gli interventi più toccanti, quello di Giampaolo Camici, che ha ricordato il tragico eccidio del 4 luglio 1944, quando suo padre fu ucciso dai nazifascisti mentre lui era ancora nel grembo materno. Oltre al Sindaco, sono intervenuti il Vicesindaco Filippo Boni, il Presidente dell’Associazione “Meleto vuole ricordare” e l’Assessore Paola Bonci, che ha dato voce alle testimonianze storiche legate agli eventi della Seconda Guerra Mondiale.
L’inaugurazione del “Percorso della Memoria” non è solo un tributo al passato, ma un messaggio di speranza per le future generazioni. L’Amministrazione Comunale di Cavriglia e l’Associazione promotrice hanno voluto offrire ai giovani un’occasione per riflettere sul valore della memoria storica come strumento per costruire un futuro di pace. L’evento ha ribadito l’importanza del coinvolgimento delle scuole e della comunità nel mantenere vivo il ricordo delle tragedie del passato, affinché non si ripetano mai più.