Il consiglio di Castiglion Fibocchi approva il bilancio di previsione 2015, quello pluriennale e la relazione previsionale per il 2015-2018. Confermate aliquote Imu, Irpef, Tari e Tasi, oltre a un impegno del contenimento della spesa corrente
Bilancio annuale di previsione 2015, bilancio pluriennale e relazione previsionale programmatica per il triennio 2015-2018. Questi i principali punti approvati in consiglio comunale a Castiglion Fibocchi nella seduta di tre giorni fa. L’amministrazione si è impegnata in una riduzione della spesa e nel massimo contenimento degli aumenti tributari.
“Il bilancio di previsione 2015 è stato predisposto tenendo conto della contingente situazione di acutissima carenza di risorse correnti generatasi in conseguenza delle mancate entrate relative al disagio ambientale, nonché a seguito dei ripetuti interventi statali di taglio alle risorse, susseguitesi a ritmo costante relativamente al Fondo di solidarietà Comunale e ad altri trasferimenti erariali”, specifica l’amministrazione comunale.
Per quanto riguarda la riduzione della spesa, l’impegno è un contenimento della spesa corrente, accompagnato da un’azione virtuosa attraverso la vendita di beni immobili, improduttivi e non impiegati per finalità istituzionali, con la previsione di utilizzare gli incassi per finanziamenti di nuovi progetti e l'estinzione anticipata di debiti di finanziamento.
Sul fronte dei tributi sono state confermate le aliquote Imu: 3,5 per mille per le abitazioni principali (categoria catastale A1, A8, A9) e del 9 per mille per gli altri immobili.
Confermate anche le tariffe Tari, le aliquote Tasi (2,5 per mille per le abitazioni principali e le relative pertinenze, del 1,6 per mille per tutte le fattispecie imponibili), l’aliquota del 5 per mille dell’addizionale Irpef, ferma dal 2001. Inoltre, sono state previste una serie di esenzioni, riduzioni e agevolazioni per l'IMU, per la TASI a per la Tari con la modifica del regolamenti IUC.
Il consiglio ha confermato le tariffe dei servizi a domanda individuale, come la mensa scolastica, “che permangono ben al di sotto dei relativi costi, e degli altri servizi comunali”. Inoltre, non sono state istituite l’imposta di soggiorno e le imposte di scopo.