17, Novembre, 2024

Castiglion Fibocchi e Capolona verso la fusione: ma al primo Consiglio comunale congiunto non sono mancate le critiche

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Guarda sempre meno al Valdarno il comune di Castiglion Fibocchi, che ha avviato il percorso di fusione con Capolona. Venerdì scorso seduta congiunta dei due Consigli. “Percorso importantissimo per il nostro futuro”, hanno sottolineato i due sindaci

C'è sempre meno Valdarno nel futuro di Castiglion Fibocchi. Il piccolo comune ai confini fra la vallata valdarnese e la periferia di Arezzo ha avviato il percorso di fusione con un comune confinante che però guarda verdo il Casentino: è Capolona, la cui amministrazione comunale ha trovato sintonia di obiettivi con quella guidata dal sindaco Salvatore Montanaro. 

Venerdì sera il primo Consiglio comunale congiunto, che ha visto sedere sugli stessi banchi sindaci, amministratori e consiglieri comunali di entrambi i comuni. "Stiamo avviando un percorso importantissimo per le nostre comunità, perché il futuro di enti troppo piccoli, con i tagli imposti nella spesa pubblica, è sempre meno chiaro. Perciò è fondamentale avviare un percorso verso la fusione", hanno detto i due sindaci. 

Il responsabile della Regione Toscana intervenuto per l'occasione ha sottolineato come "fino a oggi, le uniche fusioni che hanno funzionato, in cui i cittadini hanno votato sì al referendum, sono quelle i cui amministratori hanno avviato importanti percorsi di coinvolgimento e di confronto con i cittadini". Tra i casi andati a buon fine, la fusione di Castelfracno Piandiscò e quella di Figline Incisa. Non è stato invece il caso del comune del Casentino, il cui 'no' dei cittadini di Montemignaio al referendum ha portato all'affossamento della proposta. 

"Ad oggi, la Regione ha dato avvio alla fusione solo di comuni in cui tutti i cittadini si sono espressi per il sì: quindi, bastava che in un solo comune prevalesse il no per bocciare la fusione. Ma non sappiamo se il prossimo Consiglio regionale si comporterà allo stesso modo: la legge non prevede infatti che si guardino i voti nei singoli comuni". Il che significa, in altre parole, che potrebbe essere sufficiente la vittoria del sì a livello generale (cioè nella somma dei voti ottenuti nei singoli comuni coinvolti) per avviare la fusione, nonostante magari la contrarietà di un comune singolo. 

Dalle opposizioni sono arrivate però alcune critiche, sia nel metodo che nel merito. Prima di tutto, per il mancato coinvolgimento, ad oggi, dei cittadini: "Ci aspettavamo un percorso di dialogo con la cittadinanza, invece arriviamo a questo consiglio comunale congiunto per decisione delle sole amministrazioni. Non siamo contrari alla fusione, ma al metodo con cui si sta portando avanti". E ancora: "Va bene la fusione con Capolona, ma perché chiudere le porte ad altre amministrazioni comunali, come ad esempio Laterina o, perché no, Arezzo?". 

"Con Arezzo non è possibile – ha replicato il sindaco di Castiglion Fibocchi Salvatore Montanaro – si tratta del capoluogo di provincia, non possiamo unirci a un comune di questa portata. Non si sono chiuse le porte a Laterina o altri comuni: ma intanto partiamo da Capolona, con cui siamo evidentemente in sintonia". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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