Sopralluogo al cantiere per la realizzazione della cassa d’espansione sul torrente Lusignana, l’opera che metterà in sicurezza l’area di Badia a Ruoti dal rischio idrogeologico. Lavori oltre la metà del progetto, obiettivo è concludere per il prossimo novembre
L’obiettivo è rispettare i tempi per terminare la cassa d’espansione del torrente Lusignana entro novembre. Si tratta dell’opera che metterà in sicurezza la zona dell’abitato di Badia a Ruoti, nell’Alta Valdambra, dal rischio idrogeologico: un’area che interessa circa 6000 persone. Venerdì mattina il sopralluogo tra la giunta di Bucine e i tecnici per fare il punto sull’opera.
“Ancora non è terminata, ma siamo a più di metà: si può vedere la bocca tarata che servirà per laminare l’acqua” – spiega il progettista, l’ingegnere Marco Benini – “Le acque saranno accumulate nella piana a monte e quando l’ondata di piena sarà passata, defluiranno con valori di portata compatibili con l’alveo a valle”. Il costo complessivo dell’opera è di circa 840.000 euro, finanziati dal Ministero per l’Ambiente.
Il progetto ha iniziato il proprio percorso dopo l’evento alluvionale del 2002, ma era stato a lungo fermo a causa del patto di stabilità. La situazione si è sbloccata nel marzo 2014, quando l’ex sindaco Sauro Testi annunciò che la Regione Toscana aveva stanziato i fondi necessari ai comuni per interventi di straordinaria urgenza: a Bucine ne arrivarono 287.000, permettendo così di pubblicare il bando di gara per avviare i lavori sul Lusignana.
“Un’opera importante e indispensabile, per completare il programma che Regione, Provincia e Comune, insieme al Ministero, hanno previsto per questa zona. Ognuno ha fatto bene la sua parte” – ha commentato il sindaco Pietro Tanzini – “Quest’area poi sarà fruibile ai cittadini anche in termini di tempo libero e godimento. Un ringraziamento a tutti coloro che ci stanno lavorando e a chi ci ha preceduti”.
Come sottolineato da Tanzini, sono a buon punto anche i lavori per l’innalzamento dell’argine del torrente Ambra all’altezza dell’omonima frazione, in particolare per la messa in sicurezza della zona ex macelli, a cura della Provincia.