I lavoratori protestavano dal 2019 perché l’azienda aveva eliminato il tempo di vestizione da quello di lavoro, aprendo alla possibilità di indossare la divisa ovunque. Chiassai ha letto in Consiglio comunale la lettera di ringraziamento dei 54 lavoratori che avevano lanciato l’appello
Il tribunale del lavoro di Firenze ha dato ragione ai dipendenti della Coop.fi di Montevarchi che, da circa un anno, portavano avanti una battaglia sul caso del cosiddetto "tempo tuta". Unicoop aveva infatti deciso di cambiare il regolamento interno ed escludere il tempo di vestizione dall'orario di lavoro dei dipendenti, aprendo alla possibilità di indossare già da casa la propria divisa. Una decisione contro cui si era levata la protesta di 54 lavoratori e lavoratrici, i quali si erano rivolti anche al sindaco di Montevarchi.
È stata proprio la prima cittadina Silvia Chiassai Martini a leggere, in conclusione della vicenda, una lettera di ringraziamento da parte dei 54 lavoratori davanti al Consiglio comunale. "Grazie all'impegno che questa Amministrazione ha portato avanti, dando ascolto alla loro storia e cercando di ottenere risposte chiare da parte della Asl su questa vicenda – ha ricordato Chiassai Martini – si è raggiunto un risultato importante. La Asl infatti si era pronunciata in maniera chiara, e questo ha contribuito alla vittoria presso il tribunale del lavoro. Si è restituito così un diritto ai lavoratori, ma si è anche ribadita l'importanza della vestizione all'interno del posto di lavoro, a tutela della salute di tutti, sia lavoratori che clienti della struttura".
"Io ringrazio sentitamente i 54 lavoratori per la loro lettera – ha concluso Chiassai – e sono vicina a quella lavoratrice, sindacalista, licenziata dopo 25 anni di lavoro proprio poco tempo dopo l'introduzione del nuovo regolamento, cambiato in seguito ad una sentenza arrivata in virtù di una vertenza che gli stessi lavoratori avevano vinto. A questo punto mi auguro che Unicoop ascolti questa istanza, attraverso la diffida del tribunale, e ripristini il diritto di questi lavoratori di effettuare la vestizione all'interno del punto vendita".